Da Corriere della Sera del 22/05/2006
Originale su http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/05_Maggio...
Alto anche il costo delle cure: ogni malato incide per 8 mila euro
Aids: in Italia si infetta una persona ogni ora
I dati diffusi dall'Anlaids: nel nostro Paese si contano 140 mila individui hiv positivi; sono 4 mila quelli che si infettano ogni anno
MILANO - In Italia le persone Hiv positive sono stimate intorno alle 130-140 mila: 3.500-4.000 persone si infettano ogni anno, una ogni ora circa, e un terzo del problema è in Lombardia. Azzerato ormai il rischio trasfusioni, le nuove infezioni di Aids per il 70% sono dovute a rapporti sessuali soprattutto eterosessuali. Sono solo alcuni dei dati forniti dal professor Mauro Moroni, presidente lombardo di Anlaids, alla presentazione di Convivio, il mercato di beneficenza per la lotta all'Hiv, che si aprirà il 9 giugno a Fieramilanocity.
MORTALITA' IN CALO - «Dopo la grande emergenza - ha spiegato Moroni - il rischio ora è che venga abbassata la guardia. Di Hiv si parla sempre meno, eppure l'epidemia continua a camminare e molti segnali ci dicono che, dopo gli anni della paura e dell'attenzione, l'infezione ha ripreso a crescere». Sul fronte dell'Aids, non tutti i dati, comunque, sono negativi: «ormai sono state individuate una ventina di molecole molto efficaci per la cura, e la mortalità si è abbassata, dal 100% dei primi anni di epidemia, a meno del 10%» ha spiegato Moroni. Almeno in termini statistici, quindi, oggi «l'Aids è meno pericoloso della polmonite, dove il 10% dei casi è mortale», anche se bisogna tenere conto che «in realtà - ha detto ancora Moroni - il decesso per polmonite è spesso l'estrema conseguenza di altre malattie, Aids incluso».
IN 50 MILA IN CURA - In Italia più di 50 mila persone sono sotto trattamento farmacologico e un paziente, tra medicine e controlli, alla struttura pubblica costa circa 8.000 euro l'anno. Alcuni medicinali «presto saranno fuori brevetto e quindi si abbasserà il loro prezzo, ma sono i prodotti più vecchi, mentre è logico che i malati desiderino essere curati con quelli più nuovi, incisivi, di facile uso e di migliore tollerabilità».
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