Cos'è ArchivioStampa
Documento aggiornato al 30/01/2006
Per cominciare, una definizione semplice e concisa, accurata ma facile da ricordare: ArchivioStampa è un archivio digitale di articoli e agenzie della stampa italiana ed estera che segue un'organizzazione mista, ad albero e reticolare.
Volete avere accesso alla rassegna stampa sulla politica estera del governo Berlusconi? E' sufficiente selezionare la directory Italia, Governi, 2001 Berlusconi (Centro-Destra), Politica estera.

Per ogni articolo è indicato, oltre agli estremi titolo, fonte, data ed autore, anche le directory nelle quali è presente. In questo modo potete facilmente navigare non solamente all'interno di una singola categoria ma nell'intersezione tra due o più. Supponiamo che mentre spulciate gli articoli sulla politica estera berlusconiana vi venga in mente di approfondire l'approccio governativo al tema della Costituzione europea.
Un clic
su Berlusconi, uno sulla costituzione dell'Unione e il gioco è fatto!
Rumsfeld non me ne voglia se prendo a prestito il suo concetto di «alleanza a geometria variabile» per questa sorta di "rassegna a geometria variabile".
A ciò aggiungete una selezione di link e libri, oltre a schede di approfondimento su autori e fonti e capirete perché pensiamo di aver fatto quello che si chiama un Buon Lavoro!
Proviamo invece adesso a delineare i fatti che hanno portato alla creazione di questo sito. Permettetemi di sottolinearlo: fatti, non idee. Eventi. Nazionali e ancor più internazionali.
Sono quattro: il G8 di Genova, l'11 settembre, la guerra in Afghanistan e l'occupazione statunitense dell'Iraq. Sono stati trascritti in ordine cronologico e rappresentano rispettivamente:
1. il sogno di credere in un mondo migliore, bruscamente infrantosi tra le pietre delle frange violente del Movimento e i manganelli e le false molotov della polizia italiana;
2. lo shock, condiviso con la porzione di popolazione terrestre che ha accesso alle informazioni, di essere scaraventati a forza nella Storia e nella Guerra, due dimensioni che i giovani europei conoscono solo dai libri di storia e dai racconti poco ascoltati di nonni e vecchi;
3. la fine dell'illusione che si sarebbe risposti alla violenza e al terrore con dialogo e solidarietà;
4. la presa di coscienza definitiva di essere entrati in un Epoca di cambiamenti, caratterizzata da caos, guerra e disinformazione.
ArchivioStampa nasce così: per raccontare gli avvenimenti di questo tumultuoso inizio millennio da più punti di vista nel modo più semplice e chiaro possibile
Non per dare risposte ma per fornire domande.
Volete avere accesso alla rassegna stampa sulla politica estera del governo Berlusconi? E' sufficiente selezionare la directory Italia, Governi, 2001 Berlusconi (Centro-Destra), Politica estera.

Per ogni articolo è indicato, oltre agli estremi titolo, fonte, data ed autore, anche le directory nelle quali è presente. In questo modo potete facilmente navigare non solamente all'interno di una singola categoria ma nell'intersezione tra due o più. Supponiamo che mentre spulciate gli articoli sulla politica estera berlusconiana vi venga in mente di approfondire l'approccio governativo al tema della Costituzione europea.
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Rumsfeld non me ne voglia se prendo a prestito il suo concetto di «alleanza a geometria variabile» per questa sorta di "rassegna a geometria variabile".
A ciò aggiungete una selezione di link e libri, oltre a schede di approfondimento su autori e fonti e capirete perché pensiamo di aver fatto quello che si chiama un Buon Lavoro!

Sono quattro: il G8 di Genova, l'11 settembre, la guerra in Afghanistan e l'occupazione statunitense dell'Iraq. Sono stati trascritti in ordine cronologico e rappresentano rispettivamente:
1. il sogno di credere in un mondo migliore, bruscamente infrantosi tra le pietre delle frange violente del Movimento e i manganelli e le false molotov della polizia italiana;
2. lo shock, condiviso con la porzione di popolazione terrestre che ha accesso alle informazioni, di essere scaraventati a forza nella Storia e nella Guerra, due dimensioni che i giovani europei conoscono solo dai libri di storia e dai racconti poco ascoltati di nonni e vecchi;
3. la fine dell'illusione che si sarebbe risposti alla violenza e al terrore con dialogo e solidarietà;
4. la presa di coscienza definitiva di essere entrati in un Epoca di cambiamenti, caratterizzata da caos, guerra e disinformazione.

Non per dare risposte ma per fornire domande.