Da Corriere della Sera del 21/11/2005
Originale su http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Medicina/2005/11_Novembre/21/ai...

La percezione della «curabilità» tra le cause della recrudescenza

Aids: sempre più infezioni tra eterosessuali

Presentato a Roma il rapporto delle Nazioni Unite sulla malattia provocata dal virus Hiv. Riprende il contagio in Europa

ROMA - Sempre più contagi da virus Hiv tra gli eterosessuali, contagiate pure molte donne sposate. È purtroppo questo il trend sull'epidemia confermato anche quest'anno per i paesi occidentali e che, secondo quanto riferito da Mariangela Bavicchi, Responsabile relazioni con i Donatori UNAIDS, non risparmia neppure l'Italia. Se ne è parlato oggi a Roma nel corso della presentazione dell'ultimo rapporto annuale delle Nazioni Unite sulla pandemia di Aids, reso noto contemporaneamente in vari paesi europei e del mondo. Sempre secondo quanto riferito dalla Bavicchi, in seno al Governo italiano un comitato interministerale dovrebbe presentare, entro il primo dicembre in occasione della giornata mondiale dell'Aids, un rapporto riguardante la situazione italiana dell'epidemia.


DONNE SPOSATE - Ma in base ai dati UNAIDS dei trend regionali, ha dichiarato l'esperta, si evidenzia che la trasmissione del virus Hiv continua ad aumentare tra eterosessuali e all'interno delle coppie sposate, molto spesso sono le donne ad essere contagiate anche dagli stessi mariti. Queste tendenze mostrano che la percezione del rischio Aids si è abbassata e l'avvento di farmaci antiretrovirali sempre più innovativi è erroneamente percepito come segno della «curabilità» della malattia. Secondo quanto dichiarato dalla Bavicchi il Governo italiano avrebbe intenzione, a partire dalla presentazione del rapporto sulla situazione italiana dell'epidemia, di attuare campagne di informazione e prevenzione per invertire questa rotta e colmare la profonda ignoranza che ancora aiuta il virus a circolare tra gli «insospettabili».


LE CIFRE - Nel 2005 sono stati registrati cinque milioni di nuovi casi nel mondo: dai 37,5 milioni del 2003, la popolazione dei sieropositivi ha raggiunto un picco di 40,3 milioni. Nel corso del 2005, inoltre, le malattie collegate all'Aids hanno mietuto più di tre milioni di vittime, oltre 500 mila delle quali bambini. Sono queste le cifre del rapporto Unaids-Oms del 2005. L'indagine indica che in alcuni paesi l'incidenza dell'Hiv è calo fra la popolazione adulta, grazie al ruolo chiave svolta dall'adozione di comportamenti più consapevoli volti ad evitare il contagio, quali l'uso dei profilattici, un debutto sessuale tardivo e un numero minore di partner.

I dati relativi a Kenya, Zimbabwe e alcuni paesi dell'area caraibica mostrano negli ultimi anni un sensibile calo nella diffusione dell'Hiv. In Kenya l'incidenza del contagio tra la popolazione adulta, dopo avere toccato un picco del 10 percento alla fine degli anni '90, è scesa al 7 percento nel 2003, mentre tra le gestanti dello Zimbabwe è scesa dal 26 percento del 2003 al 21 percento del 2004. Allo stesso modo, tra le giovani gestanti delle aree urbane del Burkina Faso si è passati dal 4 percento circa del 2001 a una cifra di poco inferiore al 2 percento nel 2004. Stando al rapporto il balzo in avanti dell'Hiv è avvenuto soprattutto nell'Europa dell'Est e nell'Asia centrale quella orientale. La zona più colpita del mondo resta l'Africa Subsahariana con il 64 percento di nuovi casi, pari a oltre tre milioni di persone.


EUROPA - «L'epidemia sta riprendendo anche in Europa e negli Usa» ha detto Paul De Lay, direttore dell'ufficio valutazione e monitoraggio dell'Unaid. «In Gran Bretagna e in Germania, dove in passato sono stati adottati programmi di prevenzione, ora abbandonati, ci si aspetta una recrudescenza ella situazione».


PREVENZIONE SOCIALE - «Il miglior vaccino - ha detto Sheila Sisulu Sheila Sisulu, vicedirettrice esecutiva del Pam- si chiama istruzione scolastica. Grazie alla scuola i bambini capiscono la necessità di ritardare il primo rapporto sessuale, di usare il profilattico e di avere un numero minore di partner». Alberto Michelini, rappresentante speciale del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per il Piano d'azione per l'Africa del G8, ha lanciato un appello ai media affinchè parlino degli aspetti positivi dell'Africa. «Di Africa - ha detto - si parla solo per sottolineare la piaga dell'Aids. Invece è un continenete in piena ascesa e ricco di potenzialità che devono essere sfruttate».

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