Da La Repubblica del 24/04/2004

Le conclusioni della commissione italo-francese

Blackout, fu colpa dei tecnici svizzeri

"Misure inadeguate a evitare il blocco" E´ ancora polemica

ROMA - Sono gli svizzeri i primi responsabili del blackout che il 28 settembre scorso ha lasciato per ore al buio l´Italia. Così sostiene l´Authority dell´energia che, insieme all´omologa organizzazione francese, ha completato la sua indagine sulle cause estere dell´incidente. Resta ora da accertare se anche sul fronte italiano ci siano stati comportamenti errati: la seconda parte dell´inchiesta si chiuderà infatti alla fine di maggio.

Il rapporto italo-francese spiega che i tecnici elvetici di Etrans «non hanno predisposto adeguate misure atte a garantire il funzionamento in sicurezza delle reti e delle forniture fra sistemi elettrici in Europa». Non sono stati in grado, cioè, di prevenire il guasto. Non è stato il loro unico errore. Quando la caduta di un albero ha compromesso la linea Mettlen-Lavorago «hanno adottato - prosegue il documento - misure inadeguate e hanno sottostimato gli interventi correttivi che avrebbero dovuto essere richiesti ad altri gestori di rete»: anche nell´informare gli italiani sono stati dunque lacunosi.

Il verdetto dell´Authority italiana non convince però l´Intesa dei consumatori. Che chiede di sapere al più presto se il Grtn operò effettivamente secondo i protocolli internazionali. E annuncia: «Intensificheremo le azioni giudiziarie per ottenere il giusto indennizzo per il blackout elettrico che ha procurato danni enormi agli utenti e alle piccole imprese italiane».

Dura la replica dell´Autorità, che giudica «incomprensibile» la polemica aperta dai consumatori: «L´indagine prevedeva un lavoro iniziale, comune con i francesi, sul fronte internazionale delle cause che hanno innescato l´episodio. La seconda parte del lavoro, su quanto accaduto in Italia sarà ora portata a termine ed entro un mese resa nota».

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