Da Zenit del 25/07/2006
Originale su http://www.zenit.org/italian/visualizza.php?sid=8740
Uganda: speranza per la fine della guerra nel nord
ROMA - Si accendono le speranze per la fine della guerra che da vent'anni sconvolge il nord dello Stato africano dell'Uganda e che ha provocato centinaia di migliaia di vittime.
Questo lunedì è infatti terminata la prima settimana dei colloqui di pace tra il Governo ugandese e la Lord Resistence Army (LRA), le cui delegazioni si sono incontrate a Juba, capitale del Governo del Sudan del Sud, sotto gli auspici della mediazione del Vicepresidente di quest'ultimo, Riak Machar Teny, e con la co-mediazione della Comunità di Sant'Egidio, come informa un comunicato della stessa Comunità.
Le discussioni mirano a ottenere un accordo di pace tra Governo e LRA. Si stima che il movimento abbia rapito 25.000 bambini e che il numero di bambini-soldato sia molto elevato.
Nella prima settimana di colloqui, ha rivelato la Comunità di Sant'Egidio, sono stati affrontati i temi “della cessazione delle ostilità, della riconciliazione e della grave situazione in cui vivono le popolazioni del Nord-Est dell'Uganda”.
“Quasi due milioni di persone sono attualmente sfollate nei campi per rifugiati interni, in una situazione molto grave dal punto di vista umanitario. La pace permetterebbe il loro ritorno nei villaggi”, aggiunge il testo.
I lavori sono stati aggiornati a lunedì 31 luglio.
La delegazione del Governo ugandese tornerà a Kampala (capitale dell'Uganda) per effettuare delle consultazioni sui progressi compiuti; allo stesso modo, quella dell'LRA si riunirà con la sua leadership.
Sia il leader della delegazione del Governo ugandese, il Ministro dell'Interno Ruhakan Rugunda, che quello dell'LRA, Martin Ojul, hanno ringraziato il Governo del Sudan del Sud per l'iniziativa che ha permesso di riunire le due parti.
Il Vicepresidente del Governo del Sudan del Sud, Riak Machar Teny, ha reso noto che il gruppo di mediazione “porterà l'incontro alla leadership dell'LRA al confine”.
Machar Teny ha rivelato che uno dei risultati più significativi della prima sessione è stato il fatto di essere passati da un'atmosfera “di ostilità e animosità ad una di ascolto reciproco e di dare e avere”.
Questo lunedì è infatti terminata la prima settimana dei colloqui di pace tra il Governo ugandese e la Lord Resistence Army (LRA), le cui delegazioni si sono incontrate a Juba, capitale del Governo del Sudan del Sud, sotto gli auspici della mediazione del Vicepresidente di quest'ultimo, Riak Machar Teny, e con la co-mediazione della Comunità di Sant'Egidio, come informa un comunicato della stessa Comunità.
Le discussioni mirano a ottenere un accordo di pace tra Governo e LRA. Si stima che il movimento abbia rapito 25.000 bambini e che il numero di bambini-soldato sia molto elevato.
Nella prima settimana di colloqui, ha rivelato la Comunità di Sant'Egidio, sono stati affrontati i temi “della cessazione delle ostilità, della riconciliazione e della grave situazione in cui vivono le popolazioni del Nord-Est dell'Uganda”.
“Quasi due milioni di persone sono attualmente sfollate nei campi per rifugiati interni, in una situazione molto grave dal punto di vista umanitario. La pace permetterebbe il loro ritorno nei villaggi”, aggiunge il testo.
I lavori sono stati aggiornati a lunedì 31 luglio.
La delegazione del Governo ugandese tornerà a Kampala (capitale dell'Uganda) per effettuare delle consultazioni sui progressi compiuti; allo stesso modo, quella dell'LRA si riunirà con la sua leadership.
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