Da Reuters del 21/03/2006
Originale su http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID...
Iraq: Bush prevede presenza soldati per 3 anni
WASHINGTON - George W. Bush ha detto oggi che i soldati Usa potrebbero restare in Iraq fino a dopo il termine della sua presidenza, ma ha insistito sul fatto che il paese non è in guerra civile.
Benché Washington resista da tempo alla richieste di approntare una tabella di marcia per il ritiro, funzionari Usa hanno escluso la prospettiva che possa iniziare presto.
Con i leader iracheni e l'ambasciatore Usa che mettono in guardia da un imminente rischio di guerra civile, i 133.00 soldati Usa sono visti da molti come fondamentali per sedare le crescenti violenze.
Alla domanda quando le forze Usa si ritireranno dall'Iraq, Bush ha detto ad una conferenza stampa alla Casa Bianca: "Sarà deciso dai futuri presidenti e dai futuri governi dell'Iraq".
Bush dovrà ritirarsi quando scadrà il suo mandato, nel gennaio 2009.
Il presidente Usa ha negato le dichiarazioni dell'ex-primo ministro iracheno Iyad Allawi, secondo cui le tensioni settarie costituiscono una guerra civile, dicendo che è un buon segno che un attacco di un mese ad un santuario sciita a Samarra non è riuscito a diffondere il conflitto.
"Per come la vedo io, gli iracheni hanno dato un'occhiata e hanno deciso di non entrare in una guerra civile", ha detto Bush.
Un soldato Usa è stato ucciso oggi a Baghdad, il 2.319esimo americano a morire nel conflitto che dura da tre anni.
Benché Washington resista da tempo alla richieste di approntare una tabella di marcia per il ritiro, funzionari Usa hanno escluso la prospettiva che possa iniziare presto.
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