Da Agenzia Fides del 01/03/2006
Originale su http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=8781&lan=ita

Sudan: flusso di rifugiati in entrambe le direzioni alla frontiera con il Ciad

Cresce la preoccupazione della comunità internazionale

Khartoum - Cresce l’allarme per l’insicurezza lungo la frontiera tra Sudan e Ciad, dopo che l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha affermato di aver registrato spostamenti di popolazione in entrambe le direzioni della travagliata frontiera.

“Oltre ai 200mila rifugiati provenienti dalla regione sudanese del Darfur che hanno cercato rifugio nel Ciad orientale vi sono segnalazioni di cittadini ciadiani che fuggono nella direzione opposta, verso il Darfur” afferma un comunicato dell’organismo dell’ONU. In Darfur occidentale, ad esempio, tra le 8mila e le 10mila persone - tra cui un numero imprecisato di ciadiani - si sono concentrate in cinque campi improvvisati intorno ai villaggi di Galu ed Azaza, circa 35 km a nord-ovest di El Geneina, la principale città della regione.

Secondo le prime valutazioni dell’UNHCR e delle agenzie partner, questi insediamenti spontanei sarebbero sorti negli ultimi due mesi a seguito di sanguinosi attacchi avvenuti lo scorso dicembre nella città ciadiana di frontiera di Adre. L'UNHCR e le autorità sudanesi sono attualmente impegnati nell'attività di determinazione dello status della popolazione che si trova nei cinque insediamenti spontanei, costituita in maggioranza da donne e bambini. Nelle interviste con il personale dell’UNHCR, i ciadiani hanno indicato un attacco sferrato da gruppi ribelli sulla città di Adre lo scorso 18 dicembre come ragione della loro fuga verso il Darfur.

Gli scontri tra ribelli e forze governative ciadiane ad Adre avrebbero anche provocato la morte di oltre 100 persone. Diverse altre aggressioni si sono successivamente verificate in villaggi a nord della città, costringendo alla fuga altre persone.

La conferma del fatto che cittadini ciadiani hanno varcato la frontiera per cercare rifugio in Darfur costituisce certamente un preoccupante segnale del deteriorarsi delle condizioni di sicurezza delle aree lungo la frontiera. L'Alto Commissario per i Rifugiati António Guterres ha ripetutamente espresso profonda preoccupazione per una possibile ulteriore destabilizzazione della regione. Attualmente all'interno del Darfur vi sono 1,8 milioni di sfollati, mentre sono 200mila i rifugiati provenienti dal Darfur che si trovano in 12 campi del Ciad orientale.

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