Da Nuova Agenzia Radicale del 14/01/2006
Originale su http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=6306
Singapore. L’Ordine degli Avvocati processa la pena di morte
L’Ordine degli Avvocati di Singapore ha istituito una commissione che esaminerà l’applicazione della pena di morte nel Paese e presenterà le relative raccomandazioni al Governo: la “Commissione per la Revisione della Pena Capitale” – ha detto il presidente dell’Ordine, Philip Jeyaretnam – valuterà se l’imposizione della condanna a morte debba o meno essere attribuita alla discrezionalità dei giudici, e perfino se questa pena debba essere abolita.
Attualmente la pena capitale è obbligatoria a Singapore per certi tipi di reato, compreso omicidio e traffico di droga.
Gli otto membri della Commissione – sei avvocati, un docente di diritto e un ex sovrintendente giudiziario – approfondiranno sistemi giudiziari e pena di morte di paesi come Australia, Canada, India, Hong Kong e Regno Unito, confrontandoli con quelli di Singapore. Valuteranno anche la misura in cui la pena di morte costituisce un deterrente e affronteranno il tema della “proporzionalità” della sanzione.
La Commissione – ha aggiunto il Presidente dell’Ordine – svolgerà audizioni con soggetti contrari alla pena capitale.
I lavori della Commissione potrebbero durare fino ad ottobre 2006, poi il Consiglio dell’Ordine dovrà decidere se trasmettere o meno il Rapporto al Governo.
La recente impiccagione a Singapore del cittadino australiano Van Tuong Nguyen, giustiziato il 2 dicembre per traffico di droga, ha provocato le proteste internazionali, rilanciando la campagna dei gruppi locali favorevoli all’eliminazione della pena di morte obbligatoria.
Attualmente la pena capitale è obbligatoria a Singapore per certi tipi di reato, compreso omicidio e traffico di droga.
Gli otto membri della Commissione – sei avvocati, un docente di diritto e un ex sovrintendente giudiziario – approfondiranno sistemi giudiziari e pena di morte di paesi come Australia, Canada, India, Hong Kong e Regno Unito, confrontandoli con quelli di Singapore. Valuteranno anche la misura in cui la pena di morte costituisce un deterrente e affronteranno il tema della “proporzionalità” della sanzione.
La Commissione – ha aggiunto il Presidente dell’Ordine – svolgerà audizioni con soggetti contrari alla pena capitale.
I lavori della Commissione potrebbero durare fino ad ottobre 2006, poi il Consiglio dell’Ordine dovrà decidere se trasmettere o meno il Rapporto al Governo.
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