Teheran - I ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna e l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Javier Solana, si sono riuniti oggi a Berlino per un vertice di emergenza per decidere quale risposta dare alla ripresa, da parte di Theran, delle attività legate all'arricchimento dell'uranio.

Il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier ha però annunciato che il colloquio Europa- Iran è giunto ad un punto morto e che verrà richiesta una riunione urgente al Consiglio dei governatori dell'Aiea (agenzia internazionale energia atomica) e la collaborazione del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite.

Solana, in una conferenza stampa tenutasi dopo il vertice, ha precisato che tutti i paesi dell'Ue sono d'accordo con la linea intrapresa dalla Trojka.


ANNULLATO L'INCONTRO CON L'IRAN

I tre Stati europei che hanno condotto il tentativo di mediazione con l'Iran (Gran Bretagna, Francia e Germania) rinunciano alla riunione del 18 gennaio prossimo con i rappresentanti di Teheran. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri francese, Philippe Douste-Blazy, oggi a Berlino. La riunione "non ha piu' motivo", ha detto Douste-Blazy.


RIMOZIONE DEI SIGILLI DA TRE CENTRI NUCLEARE

L'Iran ha, infatti, completato la rimozione dei sigilli da tre centri di ricerca nucleare, tra cui quello di Natanz, alla presenza degli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea): lo ha reso noto oggi una fonte diplomatica a Vienna. "Hanno finito di rimuovere i sigilli mercoledì sera come previsto", ha detto un diplomatico occidentale alla France presse.

L'ex presidente iraniano Akbar Hashemi Rafsanjani ha dichiarato che l'opposizione occidentale al programma nucleare iraniano e' radicata in una "mentalita' coloniale" e che la repubblica Islamica non vi rinuncera' a causa della crescente pressione.

Citato dall'agenzia stampa ufficiale Irna, l'ex presidente, che ora presiede il Consiglio di Opportunita', il piu' alto organismo per gli arbitrati politici, ha affermato che l'Iran ha deciso di riprendere le attivita' nucleari sensibili e di "rompere i tabu' coloniali riguardo il nostro programma pacifico di energia nucleare dal momento che l'opposizione dell'Occidente alla nostra energia nucleare pacifica e' radicata nella loro mentalita' coloniale".

Nella sua ultima risoluzione l'Aiea aveva chiesto all'Iran di sospendere ogni attività nucleare sensibile, quale l'arricchimento dell'uranio, e di autorizzare le ispezioni nei siti militari.


PREOCCUPATI I PAESI DEL GOLFO

I Paesi del Golfo hanno espresso la loro "preoccupazione" per le possibili conseguenze del programma nucleare iraniano e per la ripresa delle attivita' di arricchimento dell'uranio a Natanz. Come ha spiegato il segretario generale del Consiglio di cooperazione del Golfo, Abdul Rahman al-Attiya, "il progetto di Teheran minaccia l'intera regione di catastrofi". In particolare, i sei Paesi della regione temono il reattore di Busher, un impianto che i russi stanno terminando di costruire. Il reattore si trova fra i 240 e i 300 chilometri dai Paesi del Golfo.

La Cina si augura che l' Iran "possa fare di piu"' per rafforzare la "fiducia" dei suoi interlocutori e che riprenda le trattative con il terzetto europeo composto da Gran Bretagna, Francia e Germania. Lo ha detto oggi il portavoce del ministero degli esteri di Pechino Kong Quan in una conferenza stampa.

Il portavoce non ha fatto cenno della posizione cinese rispetto ad una discussione del programma nucleare iraniano da parte del Consiglio di Sicurezza dell' Onu. L' intervento del Consiglio e' tra le opzioni prese in considerazione dopo che Teheran ha annunciato, martedi' scorso, la ripresa delle ricerche nucleari.