Da La Repubblica del 30/11/2005
Originale su http://www.repubblica.it/2005/k/sezioni/esteri/moriente23/pereslascia/...
"Il vero cambiamento non è nel Labour, Sharon ha preso una direzione diversa verso lo Stato palestinese, verso la pace"
Peres lascia il Labour e si unisce a Sharon
GERUSALEMME - Shimon Peres lascerà il Labour per unirsi a Sharon. La notizia sarà ufficializzata domani ma oggi è stata anticipata dall'emittente israeliana Channel 10. L'ex leader laburista ha sciolto la riserva in serata, anche se già oggi aveva avuto parole di elogio per la svolta politica effettuata dal primo ministro. "Il vero cambiamento non è nel partito laburista - aveva detto - Sharon ha preso una direzione diversa verso lo Stato palestinese, vuole continuare il processo di pace".
Peres annuncerà pubblicamente il suo sostegno al premier, e al nuovo parito centrista Kadima, domani, quando farà ritorno in Israele dalla Spagna, dove al momento si trova. In precedenza, Peres aveva detto
alla radio militare israeliana di aver bisogno ancora di due giorni per decidere il da farsi, se abbandonare cioè il partito laburista, "dove - ha detto - sono nato politicamente".
In seguito, mentre si recava ad assistere alla partita di calcio fra il Barcellona e una selezione di calciatori israeliani e palestinesi, ha incontrato alcuni giornalisti israeliani e ha detto loro: "Il vero cambiamento non è avvenuto nel partito laburista, bensì nel Likud. Ariel Sharon ha intrapreso una direzione totalmente diversa per quanto riguarda la costituzione di uno Stato palestinese". Queste parole sono state interpretate dai giornalisti come un'implicita conferma che Peres abbia ormai preso la decisione di sostenere Sharon e il suo partito Kadima ("Avanti"), nato la settimana scorsa da una scissione del Likud.
Tuttavia, secondo quanto riferito dal corrispondente di Channel 10, Gilad Yadin, Peres non entrerà nella nuova formazione Kadima. Il giornalista ha detto, da Barcellona, che l'ottantaduenne statista ritiene che la cosa importante non siano i partiti, ma "come creare una forte coalizione per la pace". Fino alla scorsa settimana, quando il successore Amir Peretz ha deciso di ritirare il partito dal governo di "grande coalizione" con il Likud, aveva occupato la carica di vicepremier e aveva aiutato Sharon a attuare il piano di ritiro dalla striscia di Gaza.
Peres annuncerà pubblicamente il suo sostegno al premier, e al nuovo parito centrista Kadima, domani, quando farà ritorno in Israele dalla Spagna, dove al momento si trova. In precedenza, Peres aveva detto
alla radio militare israeliana di aver bisogno ancora di due giorni per decidere il da farsi, se abbandonare cioè il partito laburista, "dove - ha detto - sono nato politicamente".
In seguito, mentre si recava ad assistere alla partita di calcio fra il Barcellona e una selezione di calciatori israeliani e palestinesi, ha incontrato alcuni giornalisti israeliani e ha detto loro: "Il vero cambiamento non è avvenuto nel partito laburista, bensì nel Likud. Ariel Sharon ha intrapreso una direzione totalmente diversa per quanto riguarda la costituzione di uno Stato palestinese". Queste parole sono state interpretate dai giornalisti come un'implicita conferma che Peres abbia ormai preso la decisione di sostenere Sharon e il suo partito Kadima ("Avanti"), nato la settimana scorsa da una scissione del Likud.
Tuttavia, secondo quanto riferito dal corrispondente di Channel 10, Gilad Yadin, Peres non entrerà nella nuova formazione Kadima. Il giornalista ha detto, da Barcellona, che l'ottantaduenne statista ritiene che la cosa importante non siano i partiti, ma "come creare una forte coalizione per la pace". Fino alla scorsa settimana, quando il successore Amir Peretz ha deciso di ritirare il partito dal governo di "grande coalizione" con il Likud, aveva occupato la carica di vicepremier e aveva aiutato Sharon a attuare il piano di ritiro dalla striscia di Gaza.