Da Ansa del 28/06/2006

Pena morte: esecuzione in Texas, 13/a del 2006

HOUSTON (USA) - Angel Maturino Resendiz, un messicano di 46 anni condannato alla pena capitale per almeno 15 omicidi commessi negli Stati Uniti, e' stato messo a morte mediante iniezione letale in Texas. Lo ha annunciato un responsabile carcerario.

Resendiz e' la 23/a persona messa a morte quest'anno negli Stati Uniti, e la 13/a in Texas.

I suoi avvocati sostenevano che non era abbastanza capace di intendere e di volere per subire l'iniezione letale.

Angel Maturino Resendiz era stato condannato per aver stuprato e picchiato a morte una giovane donna nel 1998 in Texas. Immigrato clandestino, abituato a viaggiare molto in treno, l'uomo aveva confessato numerosi altri omicidi, per i quali non era stato processato ma che gli erano valsi l' appellativo di ''killer dei treni''.

Malato di schizofrenia, Resendiz ripeteva che l'iniezione letale l'avrebbe solo addormentato. Tre esperti avevano concluso che egli era abbastanza sano di mente per essere messo a morte, altri tre che non lo era.

Il ministro degli esteri messicani Luis Derbez aveva chiesto clemenza per il condannato, adducendo che ''la Costituzione degli Stati Uniti, quale e' interpretata dalla Corte suprema di questo Paese, vieta l'esecuzione di handicappati mentali''.

L'esecuzione era stata rinviata fino a quando la Corte suprema degli Stati Uniti aveva respinto un ricorso in appello dell'ultimo minuto. Mentre era legato al lettino nella camera della morte, Resendiz ha chiesto perdono. ''Voglio chiedere, se e' nel vostro cuore, di perdonarmi. Non siete costretti, so che ho permesso al maligno di dominare la mia vita. Vi chiedo soltanto di perdonarmi e chiedo al Signore di perdonarmi'', ha detto. Resendiz era stato condannato per lo stupro e l'assassinio di una ricercatrice, la dottoressa Caludia Benton, 39 anni, uccisa il 17 dicembre 1998 nella sua abitazione alla periferia di Houston.

Secondo la polizia, Resendiz era penetrato di notte nella casa ed aveva aggredito la donna che dormiva, violentandola, accoltellandola e percuotendola a morte con una statuetta, La scena del crimine, definita orrenda da inquirenti pur avvezzi a omicidi efferati, era stata considerata emblematica del 'modus operandi' dei clandestino messicano, cui erano attribuite almeno 13 vittime, comprese altre tre in Texas tra il 1997 e il 1999.

Durante il processo per l'omicidio Benton, nel 2000, Resendiz si era dichiarato non colpevole per infermita' mentale. Aveva detto di essere meta' uomo e meta' angelo, e di condurre una personale guerra contro il male.

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