Roma - Prima ancora dell’arrivo della stagione delle piogge circa 133 persone sono morte a causa di una epidemia di colera che ha colpito la Guinea. Negli ultimi sei mesi sono stati ufficialmente registrati 1.530 casi.

Secondo il Ministero della Sanità locale, la parte della Foresta, con le città di Gueckedou, Kissidougou, Nzerekore e Lola, è quella prevalentemente colpita. Il tasso di mortalità più elevato si è registrato a Kissidougou, con 80 morti. L’epidemia di quest’anno è iniziato a Febbraio ed è peggiorata tra Aprile e Maggio.

La Guinea, considerata dalle Nazioni Unite come uno tra i primi 20 paesi più poveri al mondo, è afflitta da tutte quelle forme di povertà che favoriscono il diffondersi di questa malattia.

Questa malattia infettiva, che colpisce l’apparato intestinale, è provocata da cibo e acqua inquinati. E’ prevalentemente diffusa nell’Africa occidentale in particolare in seguito allo straripamento dei tombini e dei pozzi nel periodo delle piogge portando acqua inquinata nelle zone rurali e più povere.

Altamente contagioso e portatore di diarrea e vomito acuti, il colera, se trascurato, può uccidere in pochi giorni. Allo stesso tempo, il peggio può essere evitato con una semplice reidratazione di sali e sostanze liquide, e la malattia può essere scongiurata con delle semplici misure igieniche.