HAIFA. Le autorità israeliane hanno disposto la chiusura del porto di Haifa dopo che questa mattina razzi di Hezbollah hanno colpito un edificio nei pressi della stazione ferroviaria della città provocando una strage: 8 persone e decine di feriti è il bilancio provvisorio.

A questa prima ondata di lanci ne è seguita una seconda che si è abbattuta poco dopo sulla città provocando 6 feriti.

Si è trattato dell'attacco più sanguinoso subito da Israele da quando sono iniziati gli scontri mercoledì scorso. Su Haifa, gli Hezbollah affermano di aver sparato missili 'Raad 2' e 'Raad 3'.

Le forze della sicurezza israeliane affermano che almeno uno di questi missili è di fabbricazione siriana.

Hezbollah intanto minaccia nuovi attacchi. Haifa - terza città più grande di Israele, a 30 chilometri dal confine con il Libano - era stata già colpita giovedì scorso, ma non vi erano state vittime. Ieri è stata colpita Tiberiade, a circa 35 chilometri dal confine. Il ministro della Difesa Amir Peretz ha dichiarato lo Stato d'emergenza nel Nord del Paese.