Da Nuova Agenzia Radicale del 07/04/2006
Originale su http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=7709
Russia: Consiglio d’Europa chiede abolizione pena di morte
Il Consiglio d'Europa esorta la Russia ad abolire la pena di morte, superando la moratoria sulla pena capitale in vigore nel Paese dal 1996.
La richiesta è stata avanzata in vista dell'assunzione della presidenza di turno dell'organizzazione da parte di Mosca, che guiderà il Consiglio da maggio a ottobre.
Il senatore belga Luc Van den Brande e l'ex ministro degli Esteri greco Theodoros Pangalos, responsabili del monitoraggio degli impegni assunti dalla Russia nei confronti del Consiglio, hanno dichiarato durante una visita a Mosca che il mantenimento della pena di morte da parte russa è fonte di grande preoccupazione.
Kostantin Kosachev, presidente della Commissione esteri della Duma e considerato vicino al presidente Vladimir Putin, ha da parte sua indicato che le probabilità di un'azione della Russia su questa materia sono per ora remote.
Il capo del Cremlino si dichiara personalmente a favore dell'abolizione della pena capitale, ma reclama un approccio cauto e graduale, per non entrare in contrasto con un'opinione pubblica in maggioranza schierata su opposte posizioni.
La moratoria sulla pena di morte è stata introdotta in Russia nel 1996 dall’allora Presidente Boris Eltsin, quando il Paese ha aderito al Consiglio d'Europa.
La richiesta è stata avanzata in vista dell'assunzione della presidenza di turno dell'organizzazione da parte di Mosca, che guiderà il Consiglio da maggio a ottobre.
Il senatore belga Luc Van den Brande e l'ex ministro degli Esteri greco Theodoros Pangalos, responsabili del monitoraggio degli impegni assunti dalla Russia nei confronti del Consiglio, hanno dichiarato durante una visita a Mosca che il mantenimento della pena di morte da parte russa è fonte di grande preoccupazione.
Kostantin Kosachev, presidente della Commissione esteri della Duma e considerato vicino al presidente Vladimir Putin, ha da parte sua indicato che le probabilità di un'azione della Russia su questa materia sono per ora remote.
Il capo del Cremlino si dichiara personalmente a favore dell'abolizione della pena capitale, ma reclama un approccio cauto e graduale, per non entrare in contrasto con un'opinione pubblica in maggioranza schierata su opposte posizioni.
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