Da La Stampa del 11/04/2003
Diario pacifista
In piazza perché credono all'imperatore e ne hanno paura
di Giulietto Chiesa
LA guerra è finita, la vittoria dell'America raggiunta. L'Impero del Bene ha trionfato ancora una volta. Con la guerra. Dunque i pacifisti sono stati sconfitti. Che diavolo vogliono ancora questi guastafeste? Saranno pure la maggioranza della gente, ma sempre guastafeste sono. Anche il mondo era in maggioranza contro questa guerra, tant'è che l'Onu (che quel mondo rappresentava) non l'ha approvata. Peggio per il mondo, dicono i vincitori, in tal modo offrendoci uno splendido esempio di come considerino la democrazia.
Che ci offre anche un'idea della democrazia che ci apprestiamo a esportare in Iraq, dove nel prossimo futuro il petrolio che era di Saddam Hussein sarà sicuramente distribuito ai suoi legittimi proprietari . Il popolo. Non è così che andranno le cose? Probabilmente il popolo iracheno sarà democraticamente convinto che, per sfruttarlo meglio, quel petrolio, sarà opportuno farlo gestire dalle compagnie petrolifere statunitensi e britanniche.
E tutti vivranno felici e contenti. Invece i pacifisti manifestano. Perché non credono che questa guerra sia finita, come non credono che sia finita quella afghana, e nemmeno quella jugoslava. E probabilmente continueranno a manifestare perché sanno, o intuiscono, che questa serie di guerre, che sembrano vinte, a prima vista, ma che poi stranamente continuano. Sospettano che ci sia sotto qualcos'altro. Maliziosi, questi pacifisti, che hanno il torto di chiedersi come mai l'Imperatore, cominciando la seconda di queste guerre, dichiarò che sarebbe stata "lunga un'intera generazione".
S'era mai visto un condottiero che cominciava una guerra dichiarando che sarebbe stata così lunga?
Gli hanno creduto, e per questo hanno cominciato a manifestare. E poi è arrivato l'Imperatore in seconda (che poi sarebbe il vero Imperatore) e ha detto che questa sarà "la quarta guerra mondiale". Proprio mentre la vinceva. E i pacifisti si sono chiesti: ma cosa succede? S'è mai visto uno che vince una partita a scacchi e, mentre si appresta a dare scacco matto all'avversario, improvvisamente si alza è dà un calcio alla scacchiera?
Ecco perché i pacifisti manifestano: perché gli credono, a questo Imperatore che minaccia sfracelli, e poi li compie, e ne minaccia altri. Pensano che farà quello che promette. E ne hanno paura.
Che ci offre anche un'idea della democrazia che ci apprestiamo a esportare in Iraq, dove nel prossimo futuro il petrolio che era di Saddam Hussein sarà sicuramente distribuito ai suoi legittimi proprietari . Il popolo. Non è così che andranno le cose? Probabilmente il popolo iracheno sarà democraticamente convinto che, per sfruttarlo meglio, quel petrolio, sarà opportuno farlo gestire dalle compagnie petrolifere statunitensi e britanniche.
E tutti vivranno felici e contenti. Invece i pacifisti manifestano. Perché non credono che questa guerra sia finita, come non credono che sia finita quella afghana, e nemmeno quella jugoslava. E probabilmente continueranno a manifestare perché sanno, o intuiscono, che questa serie di guerre, che sembrano vinte, a prima vista, ma che poi stranamente continuano. Sospettano che ci sia sotto qualcos'altro. Maliziosi, questi pacifisti, che hanno il torto di chiedersi come mai l'Imperatore, cominciando la seconda di queste guerre, dichiarò che sarebbe stata "lunga un'intera generazione".
S'era mai visto un condottiero che cominciava una guerra dichiarando che sarebbe stata così lunga?
Gli hanno creduto, e per questo hanno cominciato a manifestare. E poi è arrivato l'Imperatore in seconda (che poi sarebbe il vero Imperatore) e ha detto che questa sarà "la quarta guerra mondiale". Proprio mentre la vinceva. E i pacifisti si sono chiesti: ma cosa succede? S'è mai visto uno che vince una partita a scacchi e, mentre si appresta a dare scacco matto all'avversario, improvvisamente si alza è dà un calcio alla scacchiera?
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