Da La Repubblica del 14/10/2005
Il Parlamento europeo chiede che il nostro ministro degll'Interno voli a Bruxelles per spiegare cosa accade nel centro immigrati
Immigrati e Cpt, Frattini critica l'Italia
Il commissario Ue: datemi più poteri. Pisanu: se ci sono abusi, li puniremo
di Claudia Fusani
ROMA - Il parlamento europeo chiede che il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, vada a Bruxelles il prima possibile a spiegare come funzionano le cose nel Centro per immigrati clandestini di Lampedusa. E il commissario europeo Franco Frattini, vicepresidente della Commissione, è costretto a correggere il tono delle dichiarazioni che rimbalzano dall'Italia a proposito degli abusi denunciati nel Centro dell'isola dal settimanale L'Espresso: «I soprusi in quella struttura, se sono veri - dice - sono una vergogna, una grave lesione al volto internazionale dell'Italia». Non solo: il commissario insiste perché Bruxelles dia «il potere di visitare i Centri a sorpresa». Farlo con il preavviso è inutile: «Abbiamo visto come è andata a settembre...». Tutto in ordine, perfetto, solo undici clandestini.
Sembra quasi che la "questione soprusi" contro gli immigrati clandestini stia più a cuore a Bruxelles che a Roma, dove è scomparsa dall'agenda politica della maggioranza ma anche dell'opposizione. L'europarlamento, invece, ne fa una questione primaria. Di sostanza e di stile. Ieri anche il titolare del Viminale, dopo giorni di no comment e scetticismo, è stato tassativo: «Se le accuse al Centro si dimostrassero fondate, adotterò misure severe senza guardare in faccia a nessuno».
Ieri la Commissione Libertà civili (Libe) del parlamento europeo presieduta dal francese Jean Marie Cavadà ha ricevuto la lettera del ministro Pisanu in cui rinvia la sua audizione «a quando la stessa Commissione avrà concluso le visite previste in tutti i centri di accoglienza per immigrati in Europa». Come dire: prima di mettere sotto inchiesta l'Italia, guarda come funzionano all'estero. La lettera è datata 30 settembre e segue le proteste e la richiesta di audizione della stessa Commissione che era stata in visita a Lampedusa a metà settembre e aveva trovato tutto in ordine, lindo e pulito, solo 11 ospiti. Poi è stata pubblicata l'inchiesta dell'Espresso. «Non si può trattare così una delegazione di europarlamentari» ha detto Cavadà che scriverà al presidente Borrell perché a sua volta faccia presente al premier Berlusconi la necessità di sentire il ministro italiano.
Il caso-Pisanu a Bruxelles è scoppiato nel pomeriggio durante l' audizione del commissario Frattini. Sui banchi giravano decine di copie dell'inchiesta dell'Espresso tradotta in inglese. E così Frattini, uomo di Berlusconi e compagno di partito di Pisanu, ha dovuto ammettere: «Se quei fatti di violenza sono accaduti, hanno disonorato coloro che li hanno compiuti». Ma prima di dare giudizi, aggiunge, «occorre aspettare l'esito delle inchieste delle autorità competenti». Il commissario avvisa sul rischio clandestini: «O l'Europa resta unita oppure non sarà possibile governare l'emergenza nel Mediterraneo». Trentamila persone stanno spingendo dal Nord Africa verso l'Europa.
Sembra quasi che la "questione soprusi" contro gli immigrati clandestini stia più a cuore a Bruxelles che a Roma, dove è scomparsa dall'agenda politica della maggioranza ma anche dell'opposizione. L'europarlamento, invece, ne fa una questione primaria. Di sostanza e di stile. Ieri anche il titolare del Viminale, dopo giorni di no comment e scetticismo, è stato tassativo: «Se le accuse al Centro si dimostrassero fondate, adotterò misure severe senza guardare in faccia a nessuno».
Ieri la Commissione Libertà civili (Libe) del parlamento europeo presieduta dal francese Jean Marie Cavadà ha ricevuto la lettera del ministro Pisanu in cui rinvia la sua audizione «a quando la stessa Commissione avrà concluso le visite previste in tutti i centri di accoglienza per immigrati in Europa». Come dire: prima di mettere sotto inchiesta l'Italia, guarda come funzionano all'estero. La lettera è datata 30 settembre e segue le proteste e la richiesta di audizione della stessa Commissione che era stata in visita a Lampedusa a metà settembre e aveva trovato tutto in ordine, lindo e pulito, solo 11 ospiti. Poi è stata pubblicata l'inchiesta dell'Espresso. «Non si può trattare così una delegazione di europarlamentari» ha detto Cavadà che scriverà al presidente Borrell perché a sua volta faccia presente al premier Berlusconi la necessità di sentire il ministro italiano.
Il caso-Pisanu a Bruxelles è scoppiato nel pomeriggio durante l' audizione del commissario Frattini. Sui banchi giravano decine di copie dell'inchiesta dell'Espresso tradotta in inglese. E così Frattini, uomo di Berlusconi e compagno di partito di Pisanu, ha dovuto ammettere: «Se quei fatti di violenza sono accaduti, hanno disonorato coloro che li hanno compiuti». Ma prima di dare giudizi, aggiunge, «occorre aspettare l'esito delle inchieste delle autorità competenti». Il commissario avvisa sul rischio clandestini: «O l'Europa resta unita oppure non sarà possibile governare l'emergenza nel Mediterraneo». Trentamila persone stanno spingendo dal Nord Africa verso l'Europa.
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