Da La Repubblica del 23/09/2004
L´amaca
di Michele Serra
Poco diplomatico, per un diplomatico, dire che "Bush è il migliore reclutatore di Al Qaeda al mondo". Specie se quel diplomatico è l´ambasciatore inglese a Roma, rappresentante di un Paese che di Bush e della sua sciagurata avventura irachena è il più stretto e convinto sodale. Resta il fatto ? non piccolo ? che l´ambasciatore Ivor Roberts, ancorché poco diplomatico, ha detto una assoluta verità. Sgradevole, ma evidentissima: il terrorismo arabo, con la guerra in Iraq e la politica di Bush, è ingrassato a dismisura, e attorno al nucleo originario di puro fanatismo religioso ha potuto reclutare di tutto, a cominciare dall´ex soldataglia di Saddam.
L´ambasciatore inglese se l´è lasciato sfuggire, e dovrà sicuramente renderne conto al suo governo. Ma se il mondo intero guarda con ansia alle elezioni americane, e alla possibile riconferma di Bush e del suo entourage bellicista, non è perché odia l´America, ma perché teme la guerra e odia il terrorismo. Non si sa se ci sia un rapporto di causa ed effetto tra il pacifismo e pace. Ma si sa, prove alla mano, che c´è un rapporto di causa ed effetto tra i guerrafondai e la guerra.
L´ambasciatore inglese se l´è lasciato sfuggire, e dovrà sicuramente renderne conto al suo governo. Ma se il mondo intero guarda con ansia alle elezioni americane, e alla possibile riconferma di Bush e del suo entourage bellicista, non è perché odia l´America, ma perché teme la guerra e odia il terrorismo. Non si sa se ci sia un rapporto di causa ed effetto tra il pacifismo e pace. Ma si sa, prove alla mano, che c´è un rapporto di causa ed effetto tra i guerrafondai e la guerra.
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