Da Corriere della Sera del 09/09/2004

«Vaste regioni dell’Iraq in mano alla guerriglia»

Il Pentagono ammette la forza imprevista dei ribelli. Bush piange i mille caduti «in difesa della libertà»

di Ennio Caretto

WASHINGTON - Una parte dell’Iraq è ormai nelle mani della guerriglia irachena. Ad ammetterlo, per la prima volta, sono il segretario alla Difesa, Donald Rumsfeld, e il generale Richard B. Myers, capo di Stato maggiore. E’ fuori controllo la zona del cosiddetto triangolo sunnita, a ovest e a nord di Bagdad, considerata il covo dei saddamisti. In particolare sono a rischio le città di Baquba, Falluja, Ramada e Samara. E’ in balia dei ribelli anche Sadr City, il quartiere sciita della capitale, dove la milizia di Moqtada Al Sadr continua a combattere, mentre a Najaf dove vige una difficile tregua, così come in altre zone vicino all'Iran.

L’ammissione del Pentagono arriva in un momento tragico. Mentre l’America conta i suoi morti: più di mille soldati. Ieri George Bush ha ricordato, onorato e pianto «tutti coloro che sono caduti in difesa della libertà». E il suo portavoce, Scott McClellan, ha sostenuto che il modo migliore per rendergli onore è «completare la missione in corso».

Ma dopo 18 mesi di guerra, la triste realtà è che gli Stati Uniti non sono riusciti a risolvere il problema sicurezza in Iraq. «La ragione - hanno dichiarato Rusmfeld e Myers - è che tocca all'esercito iracheno domare l'insurrezione in quelle aree, e per ora esso non è in grado di farlo».

Le dichiarazioni del governo americano gettano anche un’ombra sulla possibilità di tenere le previste elezioni dell'Assemblea costituente in Iraq a gennaio, data in cui dovrebbe iniziare il graduale disimpegno americano. A New York, il segretario dell'Onu Kofi Annan ha ammonito che «il voto è in pericolo a causa dell'aumento della violenza». Ma Rumsfeld ha assicurato che il premier iracheno Iyad Allawi porrà rimedio alla situazione entro la fine dell'anno. «Ha una strategia precisa - ha detto -. Negozierà con i moderati nei prossimi due mesi, dando tempo all'esercito iracheno di prepararsi ad attaccare gli estremisti col nostro aiuto». L'esercito, ha aggiunto Myers, annovera già 95 mila uomini e si sta rafforzando. Rumsfeld ha anche accusato l'Iran di sostenere gli insorti per creare in Iraq un Hezbollah simile a quello in Libano, «un’organizzazione terroristica che destabilizzi il Medio Oriente».

Myers ha prospettato un blitz risolutivo tra 4 mesi. «Il nostro uomo in Iraq, il generale George Casey, lo mette a punto in questi giorni col premier Allawi», ha proseguito. «L'affondo verrà preceduto dal bombardamento dei rifugi e dei depositi di armi e munizioni degli insorti». Ma le sue dichiarazioni e quelle di Rumsfeld hanno esasperato le polemiche sulla guerra. I democratici accusano il Pentagono di sorvegliare a distanza le porzioni di territorio sotto il controllo degli insorti e di avere rinviato l'offensiva a dicembre per motivi elettorali, cioè per consentire a George Bush di essere rieletto a novembre, minimizzando le perdite ed evitando una escalation. Secondo loro il voto in Iraq per l'Assemblea costituente o non avrà luogo o sarà delegittimato.

Il candidato democratico John Kerry ha colto l'occasione per attaccare il presidente, rinfacciandogli di avere mentito agli americani sulle vere ragioni della guerra all'Iraq, di avere sacrificato «oltre mille giovani vite, una tragica pietra miliare», e di avere infittito le file dei terroristi «creando santuari per loro dove prima non ve ne erano». Il vicepresidente Richard Cheney gli ha risposto ammonendo il Paese che «eleggere Kerry significherebbe esporre gli Stati Uniti ad altri attentati». Kerry ha reagito con furia: «Difenderei la nazione con tutte le mie forze. Con me alla Casa Bianca la sicurezza non sarebbe uno slogan, ma una priorità».

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Iraq, gli Usa preparano un disimpegno «morbido»
Convocata la conferenza di Sharm el Sheik: si parlerà di voto e ricostruzione. Per Rumsfeld ritiro «in tempi brevi»
di Ennio Caretto su Corriere della Sera del 21/10/2004
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0