Da Corriere della Sera del 18/06/2004

Strage tra le reclute, decine di morti

L’attentato a Bagdad, nel centro di addestramento della polizia. Il premier Allawi: «Non prevarrà il caos»

di Lorenzo Cremonesi

BAGDAD - Poco dopo le nove si ode minaccioso e puntuale lo scoppio dell'auto kamikaze nel centro di Bagdad. Una nuvola di fumo si alza dalle parti dei palazzi presidenziali. Le finestre dell'hotel Palestine tremano. Per la ventesima volta dall'inizio del mese. La gente di Bagdad accende le radio. «Dov'è questa volta l'esplosione?», si chiedono impazienti. Ma ci vorrà almeno mezz'ora per conoscere il posto. Un luogo già tristemente noto: il centro di reclutamento per i volontari della nuova polizia vicino al vecchio aeroporto di Muthanna, prospiciente i giardini di al Zahwrah.

«Un'autobomba. Eravamo in coda per dare le nostre generalità. All'improvviso la deflagrazione ci ha buttati a terra. Sopra di noi sono volati rottami di vetture, terriccio, pezzi di cadaveri. Un massacro», raccontano i testimoni.

Una scena simile a quella dell'autobomba dell'11 febbraio. Allora persero la vita 47 persone. Per lo più giovani che cercavano lavoro e l'avevano trovato tra i primi annunci della nuova polizia. Offrivano meno di 300 dollari al mese per le reclute, 500 per gli ufficiali. Ieri, secondo i bilanci ancora provvisori, i morti sono stati 35. I feriti circa 140. «Ma il numero dei decessi potrebbe salire. Ci sono tanti feriti molto gravi», ha detto il ministro della Sanità, Alaadin Alwan. Poco dopo arriva il neo-premier, lo sciita Iyad Allawi, circondato da una ventina di guardie del corpo. Si muove con circospezione sul selciato devastato dallo scoppio, fa attenzione alle pozze di sangue, guarda con preoccupazione verso la carcassa di una vettura sventrata dalle schegge. L'auto del suicida era riempita di proiettili d'artiglieria, l'effetto è stato dirompente. Per gli iracheni questa è comunque un'immagine inconsueta. Da un anno criticavano gli uomini del Consiglio provvisorio di essere latitanti e codardi. «Non vengono mai sulle scene dei massacri. Che leader sono?», protestavano. Dal luglio 2003 centinaia di poliziotti iracheni sono morti (secondo alcune stime oltre 600) negli attentati. Allawi vuole dimostrare che il nuovo corso è già iniziato.

«I terroristi non sono iracheni. Vengono dall'estero. Ma li prenderemo, non permetteremo che trascinino l'Iraq nel caos», ripete. Un segnale di fermezza, se non nei fatti, almeno a parole. Il 30 giugno il governo della Coalizione guidata dagli Usa passerà formalmente i suoi poteri al nuovo gabinetto. Allawi vuole essere all'altezza.

Non è un mistero per nessuno che la sua polizia può fare ancora molto poco. «Le loro forze di sicurezza non sono ancora in grado di controllare il Paese, le nostre truppe resteranno a garantire che la transizione funzioni», ripete il vice ministro della Difesa Usa, Paul Wolfowitz. L'americano è qui in visita per vedere di persona i problemi sul campo.

Comunque il nemico è ancora forte. Ieri il neo-ministro della Difesa, Hazem al Salama, assieme a quello degli Interni, Falah Hassan al Naqib, afferma che responsabile dell'attentato sarebbe Abu Musab al-Zarqawi, il leader di Al Qaeda in Iraq.

Le agenzie non hanno finito di battere l'annuncio che una seconda auto-bomba scoppia nelle vicinanze della municipalità nel villaggio di Yethrib, un'ottantina di chilometri a nord della capitale. Muoiono 6 agenti iracheni, altri 4 restano feriti. E subito dopo 3 soldati Usa perdono la vita nella vicina cittadina di Balad.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Inchiesta shock di "Rai News 24": l'agente chimico usato come arma. Un veterano: "I corpi si scioglievano"
"Fosforo bianco contro i civili" Così gli Usa hanno preso Falluja
Un documento svela anche un test su un nuovo tipo di Napalm
su La Repubblica del 07/11/2005
Reticenze americane
Due tonnellate di uranio rovesciate dagli inglesi su Bassora. Una quantità imprecisata dagli Usa
di Toni Mira su La Nuova Ecologia del 13/05/2005
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0