Da La Repubblica del 12/06/2004

Nel dispaccio del ministero si ipotizza il trasferimento in luoghi con aria condizionata

Anziani, emergenza caldo "Portateli nei supermercati"

L´invito di Sirchia alla regioni. Bindi: non sono pacchi

"Possibile a breve un aumento della temperatura, salute a rischio"
Polemici i pensionati Cgil: "Li mettiamo tutti in un capiente carrello?"

di Antonio Cianciullo

ROMA - Anziani in gita forzata nei supermercati, evacuati dalle loro case e trasferiti in massa negli shopping center a respirare aria condizionata. Decine di migliaia di persone in fuga da un´ondata di caldo assassino. Città sottoposte a un coprifuoco termico, intere aree in cui nelle ore più roventi ci si può muovere solo a proprio rischio e pericolo. E´ lo scenario evocato da un fonogramma spedito dal ministro della Salute Girolamo Sirchia agli assessori regionali alla Sanità e al presidente dell´Anci (l´associazione dei Comuni italiani).

«Comunico che è possibile a breve un incremento della temperatura tale da mettere a rischio la salute di parte della popolazione anziana», scrive Sirchia suggerendo di prendere «adeguati provvedimenti» anche in collaborazione con la Protezione civile. Tra le misure raccomandate, spiega un comunicato del ministero, ci sono: l´individuazione della popolazione degli anziani a rischio; l´approntamento di un piano per lo spostamento, al bisogno, degli anziani sia nelle strutture sanitarie che nei supermercati o altre strutture; l´attivazione di un piano per la sorveglianza a domicilio da parte dei servizi sociali, dei custodi sociali e dei medici per prevenire l´insorgere di complicanze negli anziani fragili che non possono essere spostati.

Insomma, di fronte alla possibilità di una ripetizione della disastrosa estate scorsa, che in Italia è costata la vita a 7.600 persone, si ventila l´ipotesi di una migrazione di massa degli anziani, invitati a girare nei supermercati guardando e non toccando, specie se a mese avanzato e pensione esaurita. «Il caldo fa brutti scherzi a tutti, ministri compresi», polemizza da Bologna Bruno Pizzica, segretario provinciale dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. «Vogliamo veramente mettere gli anziani nel reparto prodotti freschi, magari dentro un capiente carrello?»

Per l´ex ministro della sanità Rosy Bindi la proposta Sirchia è una «buffonata di cui vergognarsi: gli anziani non sono pacchi da portare al fresco nei supermercati». Secondo la Bindi è particolarmente grave che a un anno di distanza dal disastro dell´afa 2003 la situazione sia addirittura peggiorata: «Gli anziani, in particolare quelli non autosufficienti, restano soli con le loro famiglie a far fronte a costi economici sempre più onerosi. Il governo poteva prevedere in Finanziaria un intervento straordinario. Ha preferito fare i condoni e la legge Gasparri, ha premiato i furbi e le Tv di Berlusconi». Per Francesco Rutelli, «Sirchia non ha il senso della dignità degli italiani».

Al ministero della Salute rispondono alle polemiche precisando che quella dei supermercati è solo una delle tante ipotesi che potrebbero rivelarsi utili per fronteggiare la possibile emergenza caldo. Inoltre, sottolineano al ministero, sono stati investiti due milioni di euro per far partire in quattro città (Roma, Milano, Torino, Genova) la sperimentazione della figura del custode socio-sanitario, che vigilerà sulla salute delle persone sopra i 70 anni tenendosi in costante contatto con loro.

Per il momento comunque l´allerta caldo non è ancora scattata. Alla Protezione civile ricordano che la regia delle operazioni di controllo sugli effetti sanitari dell´ondata afosa appena iniziata è affidata agli enti locali. La Protezione civile entrerà in campo solo nell´eventualità in cui la situazione rischi di diventare ingovernabile.

Ma mentre si discute sulla quantità di nuovi condizionatori d´aria da installare e sulla disponibilità degli over 70 ad abbandonare le loro case per tentare di sopravvivere in un supermercato, le misure strutturali necessarie a migliorare la sicurezza delle città dal punto di vista climatico (più verde, case bioclimatiche, provvedimenti antitraffico) continuano ad essere tenute fuori dal dibattito.

«Con l´idea dei supermercati siamo arrivati al grottesco», accusa l´assessore regionale alla Sanità della Toscana, Enrico Rossi. «Il ministro, invece del telegramma, avrebbe fatto meglio a mandarci i fondi necessari alla sicurezza sanitaria. In Toscana ci sono quasi 30 mila persone sopra i 75 anni. Abbiamo chiesto ai medici di preparare una scheda per ognuno di loro in modo da capire chi ha bisogno di aiuto e cosa va fatto quando la temperatura sale in maniera brusca. E´ un problema che va risolto in modo strutturale migliorando la qualità abitativa delle città e la situazione dei singoli anziani. Le scelte del governo vanno in direzione opposta».

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