ROMA Il Cavalier Ovunque, nel giorno dell’apoteosi, ha galoppato sul palinsesto senza requie e con tanta generosità. Finalmente, riecco il Grande Comunicatore. In dieci scene, dieci esibizioni, dieci collegamenti radio e tivvù, più repliche, repliche delle repliche e repliche delle repliche delle repliche nei tiggì e negli speciali, nei flash e negli approfondimenti. Ogni esternazione è una narrazione - e un «one man show» intitolabile «Come abbiamo salvato i nostri ragazzi» - e ogni narrazione è uguale a quella che l’ha preceduta ma con l’aggiunta di qualche particolare, di una piccola sfumatura che mancava al testo precedente, di una nuova coloritura del discorso e inflessione del tono. Si comincia al mattino, con «Radio anch’io» e si finisce in nottata a «Porta a Porta». Con poche pause in mezzo, a reti quasi unificate e senza quel tono ormai abituale con cui Berlusconi enumera le promesse mantenute ma con la verve e il pathos dei suoi giorni migliori. La lontananza geografica - ogni esternazione proviene da Sea Island - rende ancora più solenne e fiabesco il racconto. Il collegamento telefonico dall’aereo che lo porta nell’altra parte del mondo è un sensazionale di più che mette le ali alla narrazione mediatica del premier, il quale dal cielo chiama anche il presidente Ciampi, il sottosegretario Letta e tramite il Gr1 conversa in diretta con i familiari degli ostaggi: «Signora Agliana, lei in questa vicenda ha fatto la regista e ha svolto, con il suo equilibrio, un ruolo di punta». Insomma: «Abbiamo al telefono il presidente del consiglio» (Speciale Tiggì Uno), «Abbiamo in linea il presidente del consiglio» (Tiggì Cinque), «Rimandiamo in onda l’intervista al presidente del consiglio» (Tiggì Tre, delle 19). Il quale intanto ha rilasciato un’intervista al settimanale «Gente» («Prodi fa trucchi elettorali, io invece non uso inganni»), è intervenuto su RaiDue a «Dieci minuti» (ore 18, 40), non è purtroppo potuto apparire sulla tivvù polacca (quella che ha fatto lo scoop) ma si prepara per lo speciale di «Studio Aperto» al quale regala una notizia inedita («La prigione è stata individuata soltanto la sera prima del blitz») e poi ReteQuattro, il TiggìTre della sera, il TiggìCinque delle 20. Fino al salotto di Bruno Vespa. Il giornalista e Giuliano Ferrara in studio da Roma (a fargli i complimenti) e lui Oltreoceano collegato dalla base militare di Endrews e seduto fra una pianta americana e la bandiera tricolore. Una passerella e un’apoteosi globale, mentre Fini - quaggiù - si avvia sotto il sole verso Cesenatico, nella villetta degli Stefio con papà Angelo imbandierato nel tricolore e nell’arcobaleno. Le telecamere ci sono anche intorno al vice, ma il Cavaliere dei Due Mondi ieri è stato insuperabile. E siccome «non s’interrompe un’emozione» - come da precetto veltroniano - il «one man show» è destinato a continuare. Domani, per la terza volta in tre settimane, c’è in palinsesto l’incontro a due fra Berlusconi e Bush. Venerdì, a Washington, il funerale di Ronald Reagan: dove il premier italiano sarà super-ospite. E poi si vedrà se il galoppo mediatico si tradurrà in un gran premio elettorale.