Da La Repubblica del 19/03/2004
Originale su http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/esteri/iraq16/viceosama/viceos...

Al Zawahiri è nato al Cairo nel '51; venne arrestato dopo l'attentato a Sadat, combattè in Afghanistan

Il medico prestato alla Jihad con Osama l'unione è totale

di Marco Hamam

CHI LI HA conosciuti o studiati a lungo dice di loro che sono inscindibili. Legati da una amicizia indissolubile "come quella tra il corpo e il cervello", ha scritto l'avvocato Muntasir az Zayyat, esperto di gruppi islamici radicali. Osama Bin Laden e Ayman al Zawahiri, il capo e il suo braccio destro. Il vertice di Al Qaeda.

L'ultima apparizione sulla scena internazionale di al Zawahiri risale allo scorso 24 febbraio quando due cassette audio a lui attribuite sono state diffuse dalle due maggiori tv arabe all news. Nel primo nastro, trasmesso dal canale saudita al-Arabiyya, il medico egiziano condannava la legge francese contro il hijab nelle scuole, mentre nel secondo, andato in onda su al Jazeera, minacciava Bush di nuovi attacchi, attaccava tutti i paesi arabi alleati degli Usa e non risparmiava disapprovazione neppure all'ex raìs di Bagdad Saddam Hussein. Ma la sua voce la si era sentita già in altre occasioni.

Lo scorso 28 settembre al Zawahiri, sul quale l'Fbi ha posto una taglia di 25 milioni di dollari, sfoderò un poderoso attacco contro due capi di Stato asiatici considerati i migliori amici di Washington: Musharraf, presidente del Pakistan e l'afgano Karzai. Pochi giorni prima, alla vigilia del secondo anniversario degli attacchi a New York, al Zawahiri è apparso insieme a Bin Laden mentre passeggiava sullo sfondo di un paesaggio montano. Prima di questi video c'erano stati altri messaggi tra cui si ricorda quello del 7 ottobre 2001 che fu mandato in onda insieme al video con cui Bin Laden rispose all'inizio della guerra americana all'Afghanistan. In quel messaggio al Zawahiri invitava gli afgani a resistere.

Più volte l'egiziano è stato dato per morto. La prima nel dicembre 2001 quando venne diffusa la notizia della sua probabile morte sotto i bombardamenti. Ma in quell'occasione a morire furono la moglie e tre dei suoi figli. Nell'ottobre del 2002 stessa voce rivelatasi infondata. Lo scorso mese di giugno si diffuse la notizia, mai confermata, che era stato arrestato in Iran. Anche un mese fa si era parlato di una sua possibile cattura. Fonti militari pachistane affermarono di aver visto foto scattate da un aereo spia americano che riprendevano al Zawahiri nel Waziristan. Le foto diedero il via a retate nella regione, ma di al Zawahiri non c'era traccia. Sta di fatto che, finora, i suoi messaggi, sempre circostanziati con fatti legati all'attualità, rivelerebbero che è ancora in vita.

Ma chi è al Zawahiri? Nato a Giza, alla periferia del Cairo, nel giugno 1951 e laureatosi in medicina nel 1974 il vice di Bin Laden proviene da un'importante famiglia di medici e politici. Un suo nonno fu un Grande Imam dell'Università di al-Azhar, la carica più importante di una delle maggiori moschee e il più prestigioso centro di studi dell'Islam sunnita. Un altro nonno era ambasciatore. Tra i suoi parenti c'erano uomini colti, medici di rilievo ed anche importanti personalità politiche.

Il 1967 è l'anno che fece da spartiacque nella sua vita come in quella di tanti musulmani. Come per tanti altri giovani come lui, gli ultimi anni del nasserismo furono dominati dalla bruciante umiliazione della Naksa: la fulminante sconfitta dell'esercito egiziano, nella "Guerra dei Sei Giorni" contro Israele. Fu uno choc che al-Zawahiri tentò di superare cercando nell'Islam il punto di riferimento e la base per un cambiamento politico. D'altronde era proprio la tradizione religiosa della sua famiglia a spingerlo in quel senso. Col diffondersi dei movimenti fondamentalisti, subito dopo la morte di Nasser (settembre 1970) e la salita al potere di Sadat, al-Zawahiri entra a far parte della galassia della Gama'a Islamiyya che comprendeva tendenze e strategie di lotta molto diverse tra loro.

Un'altra svolta fu segnata dall'accordo di pace siglato da Sadat con Israele a seguito della Guerra di Ottobre del '73. Nel 1981 fu arrestato, insieme ad altri sospetti, accusato nel processo per l'assassinio dell'ex presidente egiziano ma venne condannato a tre anni solo per possesso illegale di armi. Nel 1984, anno in cui fu scarcerato, aprì un ambulatorio nel quartiere al-Maadi del Cairo.

Nel 1985 il "dottore" avrebbe raggiunto la "Mezzaluna Rossa" in Afghanistan dove era in corso la Jihad contro gli invasori sovietici. Secondo T. Christian Miller, reporter del Los Angeles Times, l'incontro tra al Zawahiri e Bin Laden potrebbe essere avvenuto nel 1998. Da allora il rapporto tra i due è divenuto strettissimo.

Nel 1998 è stato incriminato con Bin Laden negli Stati Uniti in relazione agli attentati contro le ambasciate statunitensi in Kenya e Tanzania. Nel 1999 è stato condannato a morte in contumacia dalle autorità egiziane. Il resto è storia recente.

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