Da Il Manifesto del 11/02/2004

Vietnam, quando i falchi marcavano visita

Cheney, Ashcroft, Rumsfeld, Wolfowitz: l'allergia alla leva un'epidemia tra i «neocons» repubblicani

di Marco D'Eramo

Come al solito, il più sfacciato di tutti è il vicepresidente Dick Cheney, nato nel 1941. Intervistato nel 1989 dal Washington Post, alla domanda su perché avesse evitato il servizio militare durante la guerra in Vietnam (1964-74), rispose candido: «Allora avevo altre priorità». Né il ministro della giustizia John Ashcroft (nato nel 1942), né il potentissimo consigliere politico Karl Rove (classe 1951) fecero il loro servizio militare. Il ministro della difesa Donald Rumsfeld invece sì: più anziano (è nato nel 1932), servì per tre anni (1954-7) nella forza aerea della Marina Usa e fu anche istruttore di volo: ma si guardò bene di tornare nella marina per andare a combattere in Vietnam. Evitarono il servizio militare anche i suoi due principali sottosegretari, ambedue in età da Vietnam, l'ideologo Paul Wolfowitz (60 anni) e Peter Rodman. Il terzo sottosegretario, Douglas Feith, compì 18 anni quando la leva obbligatoria fu abolita. Ma l'allergia al servizio militare sembra un'epidemia tra i conservatori repubblicani. Evitarono il Vietnam:- l'attuale presidente della Camera Dennis Hastert;- l'ex presidente della Camera Newt Gingrich;- il capogruppo di maggioranza della Camera Tom Delay («c'erano così tanti volontari tra i giovani delle minoranze ... che non c'era letteralmente posto per patrioti come lui»);- il capogruppo della maggioranza al Senato Bill Frist;- l'ex capogrupo della maggioranza al Senato Trent Lott;- l'attuale sindaco di New York Michael Bloomberg;- l'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani;- l'attuale governatore dello stato di New York George Pataki.Altrettanto restii a indossare la divisa furono gli ideologi neo-cons, i teorici della guerra preventiva, che oggi spingono per inviare altri a combattere:- Richard Perle del Defence Policy Board;- William Kristol, proprietario e direttore del Weekly Standard;- Michael Ledeen (con un passato di corrispondente a Roma), Tra gli altri renitenti, ricordiamo gli ultraconservatori giudici della Corte suprema Clarence Thomas e Antonin Scalia; l'ex procuratore speciale contro Bill Clinton, Kenneth Starr; l'ex eminenza grigia di Nixon e Reagan e il fondamentalista cristiano Pat Buchanan. Andrebbe menzionato che il vicepresidente di Bush, Dan Quayle, s'imboscò anche lui nella Guardia nazionale dell'Indiana che era al 150% dei suoi effettivi quando lo arruolò. Dal canto suo, il governatore della California Arnold Schwarzenegger non tornò mai da una licenza dell'esercito austriaco perché doveva partecipare a un campionato di body building. Ma le scelte dei figli risalgono ai padri: a causa di «miopia», Ronald Reagan passò la seconda guerra mondiale in un'unità non combattente in California. E tutto diventa chiaro quando veniamo a sapere che il mitico John Wayne non fece il servizio militare.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Quante legioni ha l'america? Troppo poche per un impero
Com'è possibile che la più grande democrazia del mondo non riesca a liberarsi dal pantano iracheno?
di Niall Ferguson su Corriere della Sera del 23/10/2006
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0