Da Corriere della Sera del 13/11/2003

Bush: «Onore all’Italia e ai suoi figli coraggiosi»

Il presidente loda l’«inflessibile leadership» di Berlusconi

di Ennio Caretto

WASHINGTON - «Oggi in Iraq l'Italia, un membro della Nato, ha perso alcuni dei suoi orgogliosi figli nel servizio della libertà e della pace. Gli Stati Uniti inviano le più profonde condoglianze alle famiglie dei caduti, i soldati e i poliziotti morti. Apprezziamo il loro sacrificio. E io apprezzo l'inflessibile leadership del premier Berlusconi che rifiuta di cedere di fronte al terrore». Visibilmente scosso, il presidente Bush viola la consegna del silenzio che si è autoimposta sulle quotidiane tragedie dell'Iraq per esprimere il dolore dell'America e suo personale all’alleato. Parla alla Casa Bianca, a una cerimonia in onore di Lord Robertson, il segretario uscente della Nato (nell’emozione lo chiama ripetutamente Lord Robinson), dopo una drammatica riunione di gabinetto sulla crisi a Bagdad e la strage dei carabinieri. Da indiscrezioni della Casa Bianca, l'attacco agli italiani appare a Bush una grave svolta nel conflitto, l'inizio di un'offensiva contro gli altri membri della coalizione, un tentativo di intimidirli e indurli a ritirarsi. Anche per questo il presidente Usa vuole essere solidale con l’Italia.

Per i giornalisti americani al suo seguito, è una grossa sorpresa. Perché, chiedono, la scorsa settimana Bush tacque quando due nostri elicotteri vennero abbattuti? Perché ora «è uscito dal seminato per elogiare gli italiani?». L'implicita accusa brucia al portavoce Scott McClellan: da tempo, i media rimproverano al presidente di ignorare le perdite in Iraq per mascherarne la gravità e per limitare i danni alla sua campagna elettorale; «non è mai stato alle esequie di un caduto» ha scritto aspramente il New York Times . McClellan scatta: «Ogni giorno il presidente ricorda i nostri morti, parla di ogni uomo o donna in uniforme che compiono l'estremo sacrificio in difesa della libertà e della sicurezza dell'America. Noi siamo loro eternamente grati e lo siamo ai membri della coalizione che si sacrificano nello stesso modo».

La realtà è che la sciagura italiana, la più grave di quelle occorse ai militari alleati in Iraq, ha sconvolto l'intera Amministrazione e il Congresso. Il Pentagono è stato il primo a deprecarla, indicando che una decina di feddayn o terroristi vi erano coinvolti: «Una tragica perdita di preziose vite umane, un altro terribile atto terroristico». Gli ha fatto seguito lo stesso McClellan: «Rendiamo onore ai coraggiosi italiani che hanno donato la vita per aiutare il popolo iracheno. Porgiamo il nostro cordoglio alle loro famiglie». Il portavoce ha aggiunto che «gli Stati Uniti conoscono il valore del contributo italiano alla pace in Iraq e sono grati al premier Berlusconi per il suo sostegno». Più tardi ha indicato che Bush avrebbe telefonato «all'amico Silvio» come il segretario di Stato Powell aveva già telefonato al ministro degli Esteri Frattini.

Al Congresso, il senatore repubblicano John McCain, un eroe della guerra del Vietnam, non ha nascosto il timore che «la strategia del nemico di attaccare i nostri alleati abbia successo». «L'attentato ai carabinieri di stamane - ha detto alla tv - minerà la fiducia di molti italiani nell’operato del loro governo in Iraq». McCain ha precisato di non credere che gli italiani vogliano ritirarsi, ma che potrebbero essere obbligati a farlo se nei prossimi mesi Bush non inviasse più truppe in Iraq e non migliorasse la sicurezza. «Siamo in una fase cruciale - ha ammonito - e se non adottiamo maniere più forti saremo sconfitti». McCain ha suggerito un maggiore uso dell’ intelligence e della forza aerea, «la prima per scoprire le postazioni nemiche e la seconda per demolirle appena scoperte». Al contrario, il senatore democratico Joe Biden ha caldeggiato il ricorso all'Onu e alla Nato «per rassicurare gli alleati».

Sulla scia della strage di Nassiriya, il Pentagono sembra più disposto ad ascoltare McCain. Quasi a vendicare il massacro degli italiani, ieri sera ha sferrato due blitz contro insorti iracheni a ovest e a sud di Bagdad. Nel primo, un elicottero Apache ha ucciso due feddayn, nel secondo un aereo Ac 130 ha distrutto un deposito di armi e munizioni. I raid di ieri rientrano nell’ambito dell’operazione «Martello di ferro», la nuova strategia annunciata martedì dal comandante delle truppe di terra in Iraq Ricardo Sanchez in risposta agli ultimi micidiali attacchi contro le forze d’occupazione. «Abbiamo voluto mandare un messaggio preciso al nemico - ha detto il Pentagono -. E' la seconda sera consecutiva che lo bombardiamo. I bombardamenti si intensificheranno».

Oggi, il presidente Bush si recherà in Florida e di là seguirà gli sviluppi in Italia tramite la Casa Bianca e il Dipartimento di Stato. Tornerà in serata a Washington per ricevere domani il presidente Ciampi.

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