Da Corriere della Sera del 17/09/2003

Il generale Clark lancia l’operazione Casa Bianca

L’ex comandante Nato decimo candidato democratico per il 2004 «Potrebbe chiedere a Hillary Clinton di scendere in campo con lui»

di Ennio Caretto

WASHINGTON - I siti Internet www.draftclark2004.com e www.draftwesleyclark.com sono intasati. «Draft Clark», «candidate Clark». Migliaia di americani mandano email: «Allora è vero, il generale si presenta?». A Little Rock nell'Arkansas, Mark Fabiani, il guru mediatico dell'ex presidente Clinton, ha appena indicato che l'ex comandante in capo della Nato e vincitore della guerra del Kosovo si candida alla Casa Bianca per i democratici. I due siti rispondono che non è ufficiale, che l'annuncio è atteso oggi o domani. Ma l'America politica è in fermento, considera quella di Clark la candidatura più importante. Il panorama elettorale cambia. Patriottismo e militarismo, i binari su cui la superpotenza corre dalle stragi del 2001, non sono più un monopolio repubblicano.

A Dover nel New Hampshire, dove i candidati di testa, l'ex governatore del Vermont Howard Dean e il senatore John Kerry, hanno i loro quartieri generali, Susan Putney, la direttrice di draftclark2004 , esulta: «Ci ha tenuto col fiato sospeso per sei mesi. Ma abbiamo raccolto un milione di dollari per la campagna elettorale, draftwesleyclark.com ne ha raccolti cinque. Siamo pronti». E' pronto anche il generale: venerdì esordirà con un discorso nell’Iowa, il primo Stato a votare alle primarie il 19 gennaio; il 25 prossimo parteciperà a un dibattito tv con gli altri nove candidati democratici sull'economia; a inizio ottobre pubblicherà un libro di critica sulla guerra dell'Iraq e sul bushismo che, scriverà, hanno diviso il Paese e allontanato gli alleati.

Nascondendo la sua apprensione, la Casa Bianca liquida Clark come «il decimo uomo», e ribadisce la sua certezza nella rielezione di Bush.

Mike Dukakis, il candidato democratico sconfitto da Bush padre nell'88, è ammirato. «Clark ha programmato magistralmente l'ingresso in scena - dice -. E' stato un crescendo: gli interventi alla tv Cnn come commentatore sulla lotta al terrorismo; la mobilitazione del popolo di Internet, come ha fatto Dean; le prese di contatto con i sindacati e con il Congresso. Per tutto l'autunno i riflettori saranno puntati su di lui. Basterà che faccia bene nell’Iowa, uno Stato simile all'Arkansas, perché la sua candidatura decolli». Dukakis esclude che il generale miri alla vicepresidenza: «So che Dean e Kerry gliela hanno offerta, e che ha rifiutato».

Fabiani non nasconde che è lo stesso copione di Clinton nel '92. L'ex presidente, che ha incitato il generale a presentarsi, si candidò tardi, ma dopo essersi preparato il terreno con estrema cura. «Clark ha dalla sua il fatto che il 20 per cento dell'elettorato democratico è scontento degli altri candidati; che è un moderato, capace di arginare i liberal e di attrarre il voto degli indecisi; che fu un eroe della guerra del Vietnam e che nei Balcani si mostrò un grande diplomatico; soprattutto che in politica estera e di difesa offre molte più garanzie di Bush».
Fabiani ricorda che in periodi di guerra spesso gli americani si affidano ai generali: «L'ultima volta accadde con il repubblicano Eisenhower nel '52, il liberatore dell'Europa dal nazismo, nella guerra di Corea».

Alla tv Clark respinge il paragone con una risata. «Non sono Eisenhower e non sono neppure Colin Powell (il segretario di Stato e vincitore della guerra del Golfo nel '91, ndr). Ho solo dedicato la mia vita al servizio del Paese». Gli amici raccontano che, dopo la divisa, la politica è sempre stata il suo secondo amore: ci pensava già all'università di Oxford, in Gran Bretagna, dove era andato con una prestigiosa borsa di studio Rhodes, la stessa di Bill Clinton, suo coetaneo e concittadino. La sua decisione di candidarsi è maturata sulla scia delle stragi dell’11 settembre e delle guerre dell'Afghanistan e l'Iraq.

Le ripercussioni interne della lotta al terrorismo, dalle limitazioni delle libertà civili alla crisi dell'economia al deficit del bilancio, lo avrebbero convinto a schierarsi contro Bush.

Si dice a Little Rock che, se venisse eletto, Clark darebbe alla ex first lady Hillary, oggi senatrice di New York, un importante ministero, se non addirittura la vicepresidenza. L'entourage di Clinton smentisce: non c'è nessun patto tra il generale e i Clinton. Ma la elezione di Clark avrebbe il sapore di una vendetta clintoniana, un regolamento di conti tra due potenti clan. «La sorte del generale, come quella degli altri candidati democratici, appare però appesa a un filo - rileva il politologo Michael Lind, un repubblicano centrista -, il filo di Bagdad e del rilancio economico. A mio giudizio, se elezioni fossero quest'anno, le vincerebbe ancora Bush».

Clark sembra credere che col passare del tempo la situazione della Casa Bianca si aggraverà sempre di più. E' il messaggio del suo nuovo libro, nel quale il generale accusa Bush di avere commesso uno sbaglio madornale: «Si è scagliato da solo sull'Iraq senza capire che la nostra vera forza sta nella capacità di cooptare gli alleati. Si parla di edificare un impero americano, ma siamo già un impero virtuale, perché condizioniamo gli istituti internazionali e l’economia globale». E l'impero virtuale non può essere rafforzato con le armi, che procurano solo nemici, ma con il dialogo e le intese, per farsi altri amici.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

L´America dei devoti non è arretrata, ma moderna e combattiva. Per fare proseliti usa blog e siti web
Il segreto dei militanti della fede vincere con le armi del nemico
di Simon Schama su The Guardian del 18/11/2004
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0