WASHINGTON - «Il presidente apprezza molto la leadership di Berlusconi», dichiara il portavoce della Casa Bianca Ari Fleischer, formalizzando l’incontro tra Bush e il premier italiano al ranch di Crawford nel Texas il 21 e 22 venturi. E’ il suo ultimo atto ufficiale di politica estera: dopo 2 anni e mezzo, il portavoce lascia la carica per scrivere e per fare il consulente e il conferenziere. Fleischer emette un comunicato elogiativo, un palese ringraziamento per la sua solidarietà: «L’Italia è uno degli alleati più stretti degli Stati Uniti - afferma - che ci ha fortemente appoggiato nella lotta al terrorismo e nell’opera di pace e di democrazia in Iraq». A Crawford, al suo posto, precisa più tardi in privato, ci sarà il successore Scott McLelland, suo attuale vice.

L’annuncio dell’incontro era atteso, ma il tono è molto caloroso, tanto che un’agenzia di stampa ricorda che essere invitati da Bush sia a Camp David sia a Crawford, come è accaduto a Berlusconi, rappresenta «un raro onore» (lo condividerebbe solo il premier inglese Blair). Il premier italiano arriverà al ranch alle 16 di domenica, le 23 ore italiane, vi pernotterà, e il mezzogiorno successivo terrà una conferenza stampa con il presidente. Bush si recherà nel Texas già venerdì con la first lady Laura e con il vicepresidente Cheney per raccogliervi fondi elettorali. La Casa Bianca riferisce che intende allestire il classico barbecue per l’ospite - «il mio amico Silvio» come lo chiama - e fargli vedere la vasta proprietà, con il suo torrente e la sua cascata.

Il comunicato sintetizza i temi della discussione tra Bush e il premier: «La fine della proliferazione delle armi di sterminio; la pace e la sicurezza nella regione medio orientale; la lotta contro il terrorismo; il rafforzamento delle relazioni transatlantiche». Sebbene l’incontro sia bilaterale - Berlusconi non si presenta in veste di leader di turno dell’Ue - è chiaro che segnerà un’altra tappa nella marcia di riavvicinamento tra l’America e l’Europa dopo i contrasti sull’Iraq. Il consigliere della sicurezza Condoleezza Rice ha dichiarato di vedere nell’Italia un ponte tra le due sponde dell’Atlantico come l’Inghilterra. Su invito di Berlusconi, il presidente potrebbe visitare anche Roma a novembre - per la terza volta in tre anni - in occasione di un giro dell’Europa che incomincerebbe a Londra.

Assieme all’Onu - ieri Bush ne ha ricevuto il segretario Kofi Annan, con cui ha discusso dell’Africa e dell’Aids - l’Ue e la Nato figurano in cima all’agenda dei lavori della Casa Bianca questa settimana. Oggi Bush riceve il premier cecoslovacco Vladmir Spidla e domani riceverà Blair. Quasi contemporaneamente, il ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer incontrerà Cheney, la Rice e il segretario di stato Colin Powell. Incomincia il secondo tempo del dopo Saddam, che dovrebbe portare a una più sostanziosa presenza dell’Onu in Iraq e forse della Nato. Ieri, per la prima volta, il ministro della difesa Donald Rumsfeld ha ammesso che la Superpotenza potrebbe avere bisogno degli alleati a Bagdad.