Da Corriere della Sera del 28/03/2003

I petrolieri istruiscono i soldati

di Ennio Caretto

Non sono stati solo gli istruttori militari a preparare i marine, i ranger e i genieri alla guerra con l'Iraq. Sono stati anche numerosi dirigenti o ex dirigenti delle grandi compagnie petrolifere, arruolati appositamente nella Riserva americana. Dal Texas al Kuwait, negli ultimi mesi alcuni esperti hanno simulato combattimenti attorno ai locali pozzi di petrolio mostrando ai militari come evitare di danneggiarli, come chiuderli e proteggerli, mentre altri hanno insegnato loro come spegnerne eventuali incendi e come riportare i pozzi alla normale attività. Lo rivela il «Wall Street Journal», citando il generale dei genieri Robert Crear in Iraq: «E’ anche grazie all’industria privata - ha dichiarato Crear - che abbiamo assunto il controllo di circa 600 pozzi senza incidenti gravi». Il giornale non dice di chi sia stata l'idea, ma nomina alcune delle società coinvolte nei corsi preventivi sulla salvezza del petrolio iracheno. Si tratta della Halliburton, l’ex società guidata fino al 2000 dal vicepresidente americano Dick Cheney; la Boots & Coots International con sede nel Texas, una veterana della guerra del Golfo (partecipò alla ricostruzione già nel ’91); la British Petroleum; e la Royal Dutch Shell.
Oltre che con le armi, i marines, i ranger e i genieri sono addirittura partiti per il fronte con un mini manuale dalle copertine plastificate, una guida pratica per districarsi nel labirinto petrolifero.
Il retroscena mette in dubbio le secche smentite dell’amministrazione Bush che la guerra abbia qualcosa a che vedere con il petrolio. La Casa Bianca sostiene che nel dopo Saddam i proventi dell’«oro nero» iracheno saranno destinati per intero alla ricostruzione dell’Iraq, a partire dalle infrastrutture. Ma a gestire i giacimenti per un periodo «iniziale» di uno o due anni, e forse anche dopo, saranno comunque le compagnie petrolifere anglo-americane che hanno fatto smettere gli abiti civili e indossare quelli militari ai loro dirigenti o ex dirigenti. Non è un caso che alcune abbiano già ottenuto degli appalti dal Pentagono. Che il petrolio non sia uno dei motivi per cui il presidente Bush rifiuta di chiedere il mandato dell’Onu per il suo esercizio del potere nell’Iraq liberato?

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