Jean Baudrillard
Filosofo − Francia
Jean Baudrillard, nato nel 1929 a Reims, è un filosofo e sociologo francese di formazione tedesca.
Critico e teorica della postmodernità, spesso accostato a Gilbert Durand, Edgar Morin e Michel Maffesoli, vicino a Roland Barthes ed influenzato da Marshall McLuhan. Fu uno dei fondatori della rivista «Utopie» (1967/1980), insegnante all’università di Parigi X Nanterre e direttore scientifico all’università di Parigi IX Dauphine (1986/1990).
Secondo I realizzatori della trilogia cinematografica Matrix, la sua opera Simulacres et simulation ha avuto una fondamentale influenza sui film. Il filosofo tuttavia non riconosce questa eredità (cfr. (EN) [1]).
La sua filosofia, fondata sulla critica del pensiero scientifico tradizionale e sul concetto di virtualità del mondo apparente, l’ha portato a diventare satrapo del Collegio dei patafisici nel 2001. È membro dell’istituto di ricerca sull’innovazione sociale al Centro nazionale della ricerca scientifica, insegna presso la European Graduate School in Svizzera e scrive regolarmente articoli e critiche per la stampa. Egli mostra come le tendenze sociologiche contemporanee come ad esempio le commemorazioni, le donazioni di massa per le vittime dello tsunami ed altri eccessi non sono altro che i mezzi osceni dell’estensione totalitaria del Bene finalizzata ad ottenere una coesione.
Critico e teorica della postmodernità, spesso accostato a Gilbert Durand, Edgar Morin e Michel Maffesoli, vicino a Roland Barthes ed influenzato da Marshall McLuhan. Fu uno dei fondatori della rivista «Utopie» (1967/1980), insegnante all’università di Parigi X Nanterre e direttore scientifico all’università di Parigi IX Dauphine (1986/1990).
Secondo I realizzatori della trilogia cinematografica Matrix, la sua opera Simulacres et simulation ha avuto una fondamentale influenza sui film. Il filosofo tuttavia non riconosce questa eredità (cfr. (EN) [1]).
La sua filosofia, fondata sulla critica del pensiero scientifico tradizionale e sul concetto di virtualità del mondo apparente, l’ha portato a diventare satrapo del Collegio dei patafisici nel 2001. È membro dell’istituto di ricerca sull’innovazione sociale al Centro nazionale della ricerca scientifica, insegna presso la European Graduate School in Svizzera e scrive regolarmente articoli e critiche per la stampa. Egli mostra come le tendenze sociologiche contemporanee come ad esempio le commemorazioni, le donazioni di massa per le vittime dello tsunami ed altri eccessi non sono altro che i mezzi osceni dell’estensione totalitaria del Bene finalizzata ad ottenere una coesione.