Da La Repubblica del 22/03/2006
Originale su http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/esteri/iranucle5/russiaonu/rus...

Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha bocciato la proposta di risoluzione delle Nazioni Unite: "In sostanza è un ultimatum"

Iran: la Russia non condivide bozza Onu, Khamenei: "Resisteremo alle pressioni"

A favore di Teheran si è schierato anche il presidente venezuelano Chavez: "Gli imperialisti Usa fanno minacce per via del petrolio"

TEHERAN - L'Iran non accetterà risoluzioni dell'Onu che siano contrarie ai propri interessi per quanto riguarda il programma nucleare. Lo ha dichiarato oggi la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei. E la Russia è pronta ad appoggiare il Paese. Infatti il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, attualmente impegnato in una visita in cina insieme al presidente Vladimir Putin, ha dichiarato che la Russia non condivide la bozza di risoluzione da presentare al consiglio di sicurezza dell'Onu sul dossier nucleare iraniano. A favore dell'Iran si è pronunciato anche il presidente venezuelano Hugo Chavez, che ha accusato gli Stati Uniti di minacciare l'Iran a causa del petrolio.

"L'uso della tecnologia nucleare civile è necessaria al progresso di ogni Paese e quindi la nazione iraniana resisterà ad ogni pressione a riguardo - ha detto Khamenei - non accetteremo mai decisioni del Consiglio di Sicurezza contrarie ai nostri interessi nazionali".

Khamenei, che in virtù della costituzione ha l'ultima parola su tutti gli affari di Stato, ha ricordato come l'Iran abbia già in passato respinto risoluzioni dell'Onu. Il riferimento è alla risoluzione 598 del 1987 che imponeva di sospendere le ostilità della guerra Iran-Iraq. Ma allora, ha sottolineato l'ayatollah, l'Iraq occupava migliaia di chilometri quadrati di territorio iraniano. Per questo Teheran ha accettato la risoluzione solo nel luglio 1988, dopo aver respinto le forze nemiche.

L'Iran può sicuramente contare sull'appoggio russo: "Il progetto in sostanza è un ultimatum, contiene articoli che di fatto preparano il terreno all'introduzione di sanzioni contro Teheran", ha detto il ministro Lavrov all'agenzia russa Interfax, riferendosi alla bozza di risoluzione dell'Onu. "Così come si presenta la bozza, difficilmente la potremo sostenere", ha ammonito. Per Lavrov il progetto di risoluzione intende "togliere la competenza dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Aiea) sul dossier nucleare iraniano e trasferirla al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Riteniamo anche questo un passo ingiusto".

Per Lavrov, non è il consiglio di sicurezza a doversi interessare del programma atomico di Teheran, ma l'Aiea. Russia e Cina, ha detto il ministro, "non sono d'accordo con il tentativo di strumentalizzare la questione del nucleare iraniano per risolvere alcuni problemi politici di un'agenda unilaterale". "L'importante - ha proseguito il ministro russo - è impedire violazioni al regime di non proliferazione nucleare; su questo occorre concentrare gli sforzi della comunità internazionale".

Ancora più netta a favore dell'Iran la posizione di Chavez: "Gli imperialisti Usa hanno invaso l'Iraq cercando il petrolio e per il petrolio stanno minacciando l'Iran, non perchè gli iraniani stiano sviluppando un qualche tipo di bomba nucleare", ha detto ieri il presidente venezuelano, in occasione dell'inaugurazione di una centrale elettrica.

"E' una menzogna, non c'è prova di ciò. Sono assolutamente certo che è falso che il governo iraniano stia sviluppando la bomba atomica", ha aggiunto Chavez. Il Venezuela è uno dei pochi Paesi che all'inizio del mese hanno votato a Vienna contro la risoluzione dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) che ha interessato il Consiglio di sicurezza dell'Onu del dossier iraniano.

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