Da Agi del 10/01/2006
Originale su http://www.agi.it/news.pl?doc=200601101642-1165-RT1-CRO-0-NF50&pag...
ONU: Santa Sede, ridurre drasticamente domanda armi
La lotta contro il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro non si vince solo con la volonta' politica, ma promuovendo "una cultura di pace e di vita" e chiedendo, in questa azione, "la partecipazione e la collaborazione della societa' civile". Lo ha detto l'osservatore permanente della Santa Sede all'Onu, mons.
Celestino Migliore intervenendo a New York davanti alla Commissione Preparatoria della Conferenza delle Nazioni Unite per la valutazione dei progressi fatti in merito alla realizzazione del programma di azione per prevenire, combattere e sradicare il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro in tutti i suoi aspetti.
Mons. Migliore ha sottolineato l'aspetto umanitario della questione. "Ridurre drasticamente la domanda delle armi leggere - ha detto richiede non solo una volonta' politica ma una piu' attenta ricerca delle dinamiche che generano conflitti, crimini e violenza. Questo ci obbliga ad agire responsabilmente affinche' si promuova una reale cultura di pace e di vita tra tutti i membri della societa'. Per affrontare la questione della domanda occorrono pertanto con urgenza adeguate norme internazionale e programmi ma anche l'implementazione di attivita' educative e di conoscenza con il coinvolgimento, tra le altre cose, della societa' civile". Secondo infatti il rappresentante della Santa Sede, la prevenzione e la lotta contro la proliferazione e il traffico delle armi leggere deve vedere "la partecipazione e la cooperazione della societa' civile".
Celestino Migliore intervenendo a New York davanti alla Commissione Preparatoria della Conferenza delle Nazioni Unite per la valutazione dei progressi fatti in merito alla realizzazione del programma di azione per prevenire, combattere e sradicare il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro in tutti i suoi aspetti.
Mons. Migliore ha sottolineato l'aspetto umanitario della questione. "Ridurre drasticamente la domanda delle armi leggere - ha detto richiede non solo una volonta' politica ma una piu' attenta ricerca delle dinamiche che generano conflitti, crimini e violenza. Questo ci obbliga ad agire responsabilmente affinche' si promuova una reale cultura di pace e di vita tra tutti i membri della societa'. Per affrontare la questione della domanda occorrono pertanto con urgenza adeguate norme internazionale e programmi ma anche l'implementazione di attivita' educative e di conoscenza con il coinvolgimento, tra le altre cose, della societa' civile". Secondo infatti il rappresentante della Santa Sede, la prevenzione e la lotta contro la proliferazione e il traffico delle armi leggere deve vedere "la partecipazione e la cooperazione della societa' civile".
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