Da Ansa del 13/12/2005
Originale su http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200512131030223701/200512131030223...
'ndrangheta e criminali albanesi, centinaia ragazze in schiavitu'
CATANZARO - Sarebbero state centinaia le ragazze ridotte in schiavitù e fatte prostituire dall' organizzazione criminale sgominata dai carabinieri del Ros con l' operazione Harem per l' esecuzione di 80 ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Procura antimafia di Catanzaro.
Le ragazze fatte prostituire, secondo quanto si è appreso, sono di nazionalità albanese, moldava, ucraina e romena. Lo sfruttamento della prostituzione veniva effettuato in Calabria ed in altre regioni dai componenti albanesi dell' organizzazione con il beneplacito della 'ndrangheta, che in cambio avrebbe ricevuto droga ed armi.
I casi accertati di riduzione in schiavitu', e contestati formalmente in altrettanti capi d' imputazione, sono una quarantina. Delle ottanta persone a carico delle quali sono stati emessi i provvedimenti restrittivi la metà circa, secondo quanto si è appreso, sono albanesi ed il resto calabresi e pugliesi. Alcune delle persone coinvolte nell' operazione risultano residenti in Germania. L' identificazione dei componenti albanesi dell' organizzazione è stata ostacolata dalla difficoltà della loro individuazione anche perché, è stato spiegato, si tratta di persone che si spostano continuamente in tutta Europa per la gestione dei loro traffici illeciti. I presunti affiliati alla 'ndrangheta coinvolti nell' operazione avrebbero fatto parte delle cosche di Corigliano Calabro e di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza.
L' organizzazione gestiva, inoltre, un vasto traffico di armi e droga importati dall' Albania. Le sostanze stupefacenti venivano smerciata nelle province di Cosenza, Crotone e Messina, mentre le armi andavano ad incrementare gli arsenali della 'ndrangheta.
Buona parte dei provvedimenti restrittivi, infatti, sono in esecuzione proprio in Albania. L' operazione, denominata Harem, é stata resa possibile grazie alla collaborazione tra la Procura nazionale antimafia e la Procura generale d' Albania.
Le ragazze fatte prostituire, secondo quanto si è appreso, sono di nazionalità albanese, moldava, ucraina e romena. Lo sfruttamento della prostituzione veniva effettuato in Calabria ed in altre regioni dai componenti albanesi dell' organizzazione con il beneplacito della 'ndrangheta, che in cambio avrebbe ricevuto droga ed armi.
I casi accertati di riduzione in schiavitu', e contestati formalmente in altrettanti capi d' imputazione, sono una quarantina. Delle ottanta persone a carico delle quali sono stati emessi i provvedimenti restrittivi la metà circa, secondo quanto si è appreso, sono albanesi ed il resto calabresi e pugliesi. Alcune delle persone coinvolte nell' operazione risultano residenti in Germania. L' identificazione dei componenti albanesi dell' organizzazione è stata ostacolata dalla difficoltà della loro individuazione anche perché, è stato spiegato, si tratta di persone che si spostano continuamente in tutta Europa per la gestione dei loro traffici illeciti. I presunti affiliati alla 'ndrangheta coinvolti nell' operazione avrebbero fatto parte delle cosche di Corigliano Calabro e di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza.
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