Da Adnkronos del 05/11/2006
Originale su http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Esteri&loid=1.0.588965995

Prodi: ''Serve un'autorità Ue''

Energia: blackout elettrico in mezza Europa

Tra le 22 e le 23 sono rimaste al buio alcune regioni di Germania, Francia, Italia (Piemonte, Liguria e Puglia) e Belgio. L'Authority chiederà un'indagine europea

Roma - Nella tarda serata di ieri, alle 22.00 circa, si è sfiorato il blackout energetico in tutta Europa. L'interruzione di elettricità ha avuto origine in Germania, a causa di problemi non precisati, e si è estesa (per l'attivazione dei sistemi di protezione che automaticamente hanno tagliato l'erogazione per evitare il collasso completo della rete continentale) a macchia di leopardo in diverse aree dell'Europa occidentale. Interessate Germania, Francia, Belgio e Italia.

I maggiori disagi in Francia dove sono rimaste al buio circa 5 milioni di persone, il 10% circa della popolazione. Problemi al traffico ferroviario. Interessati quartieri di Parigi e numerose regioni.

Il presidente della Rte, il gestore della rete elettrica francese, André Merlin spiega: ''Abbiamo sfiorato un blackout europeo che è stato evitato grazie alla tempestività dei gestori delle reti. Abbiamo evitato così una situazione paragonabile a quella che è accaduta in Italia nel 2003''. Per scongiurare un blackout di grande dimensioni ''abbiamo dovuto staccare circa il 10% dell'elettricità'' in modo da evitare un disservizio totale. Attualmente, spiega, ''non sappiamo ancora con esattezza quello che è accaduto in Germania. Apparentemente all'origine del guasto sarebbe stato il cedimento di due linee ad alta tensione'' che hanno innescato un effetto domino sulla maggior parte dei Paesi dell'Ue.

In Italia, le interruzioni di energia hanno lasciato al buio per 20-30 minuti (tra le 22.00 e le 23.00) le province del Piemonte, Genova e la riviera di Levante, il Salento e Lecce. Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, ha fatto sapere che la situazione è tornata alla normalità in nottata.

In Germania il blackout si è prodotto alle 22.10 ed è durato una mezz'ora circa. La situazione è poi tornata normale. Colpita soprattutto la zona di Colonia, nel land della Renania del Nord-Westfalia. I tecnici di E.On, il colosso elettrico tedesco, stanno lavorando in queste ore per individuare le cause del disservizio elettrico. All'origine ci potrebbe essere un'operazione di routine. Il disservizio, ha spiegato alla Dpa un portavoce di E.on-Netz, una controllata del gruppo tedesco, ''potrebbe essere legato alla disconessione di una linea ad alta tensione nei pressi del fiume Ems per permettere il passaggio in tutta sicurezza di una nave da crociera, la 'Norwegian Pearl'''.

Davanti allo sfiorato rischio di un'Europa al buio, il premier Romano Prodi mette l'accento sulla necessità di un'autorità unica europea. ''E' una prima riflessione la contraddizione tra avere le connessioni europee - afferma - e non avere una autorità unica europea. E' una bella contraddizione perché dipendiamo uno dall'altro, ma senza poterci aiutare uno con l'altro, senza una comune autorità''. In attesa di ''avere informazioni più precise'', il premier sottolinea che comunque ''è stato qualcosa di grosso''.

Plaude all'iniziativa di Prodi Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni, per il quale la catena di blackout che ha colpito l'Europa è il segnale inequivocabile che ''siamo ai limiti della sicurezza''. Dunque, spiega Scaroni ha ragione il premier ''quando insiste sulla priorità del tema energetico e la necessità di un'unica autorità europea per il settore''.

Dal canto suo, il ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani ha chiesto rapporto a Terna sull'accaduto. Tecnicamente, comunque, precisa il ministero, non si è trattato di un blackout ma di un abbassamento di frequenza: non ci sono stati comunque danni al settore civile e industriale. I disservizi, si precisa, sono stati limitati. Mentre il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio sottolinea che ''la produzione diffusa e l'implementazione delle energie rinnovabili rappresentano la vera risposta alla sicurezza energetica''.

Intanto l'Autorità per l'Energia e il Gas, oltre all'indagine che svilupperà sul territorio nazionale, rende noto che chiederà l'apertura di un'analisi congiunta con le altre Autorità europee.

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