Da IMG Press del 23/08/2006
Originale su http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=20637&idsezione=3

Mafia: quella discarica di Mazzarrà Sant'Andrea che fa gola a Cosa Nostra

Mentre i mezzi di comunicazione locali continuano a sfornare storie su quale potrà essere il prossimo futuro di Mazzarrà Sant'Andrea (Messina), dopo l'eliminazione in puro stile mafioso dell'imprenditore Antonio Rottino, sarebbe opportuno soffermarsi un attimo a riflettere su quello che rappresenta la mafia per dei luoghi abbandonati da Dio e dagli uomini. A nostro avviso, un fattore particolarmente significativo a questo risultato di degrado è che ai politici locali non piace cambiare registro. Perché quel territorio saccheggiato e che ha portato in Parlamento fior di onorevoli e senatori costituisce parte integrante di una psiche che avrebbe bisogno di essere studiata a fondo. Le storie di Rottino e del suo amico Carmelo Bisognano ci insegnano che quando ci impegniamo in una cosa seria come la guerra alla mafia, subito si perde il consenso degli elettori che temono vada in fumo il loro lavoro, quasi sempre legato a filo diretto con quello delle cosche. In quelle zone messinesi non si può fare impresa o installare industria se ciò non viene ratificato dal tavolino al quale sono seduti politici, imprenditori, mafiosi e giornalisti. Un comitato d'affari capace di piegare alle sue esigenze anche chi prova a liberare dalla tirannide una comunità in ginocchio e vessata dal racket. Racket che, grande meraviglia della democrazia e della libertà, l'antiracket non combatte quasi mai con forza. A meno che non si voglia definire antiracket quello di parata che serve a far vendere i libri agli amici di tavolo. L'omicidio di Antonio Rottino è il primo segnale di un ritrovato dinamismo di quelle cosche e di quei poteri occulti che qualcuno aveva ritenuto di poter tenere a bada solo assegnando loro delle piccole commesse. Non hanno compreso che il vecchio pastore si è fatto furbo e davanti alla torta del riciclaggio dei rifiuti che garantisce milioni di euro non si accontenta più di una fettina sottile. Se si vuole combattere il crimine organizzato e ridare dignità a quelle terre occorre impegnarsi in una battaglia seria, senza sconti per vecchi leoni famelici, da anni ras dei Nebrodi.

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