Da Ansa del 29/06/2006
Australia: prove forte legame disboscamento-clima
SYDNEY - Scienziati australiani hanno raccolto forti prove che il disboscamento dei terreni può far scattare mutamenti climatici improvvisi e devastanti. Gli scienziati atmosferici dell'università Macquarie di Sydney sostengono che il clima può rispondere 'improvvisamente e drammaticamente, quasi senza preavviso', ai secoli di abusi subiti dall'ambiente. Lo studio, che sta per essere pubblicato dal Journal of Geophysical Research, si basa su modelli realizzati con uno dei più potenti supercomputer d'Australia, e parte dall'andamento delle precipitazioni nell'arco di più di 30 anni, nella regione sud-ovest dell'Australia occidentale.
Alcune parti della regione hanno sofferto un declino fra il 15 e il 20% nelle piogge invernali, mettendo a rischio la fornitura d acqua alla capitale dello stato, Perth.
Gli studiosi hanno creato un primo insieme di modelli computerizzati che ipotizza nessun disboscamento da quando è iniziato l'insediamento europea poco più di due secoli fa, mentre un altro modello tiene conto del disboscamento.
Secondo i risultati, il disboscamento a fini agricoli ed abitativi sarebbe responsabile di circa metà della scarsezza di pioggia, un impatto da cinque a dieci volte superiore a quello previsto dagli studiosi.
''Non ci aspettavamo simili risultati, li troviamo spaventosi'', ha commentato il professore di scienze atmosferiche Andy Pitman, che ha guidato la ricerca.
''Le foreste, abbattute dopo l'arrivo degli europei, rallentavano i venti umidi che spiravano dall'Oceano indiano'', spiega Pitman. ''Questo rallentamento causa turbolenza, che a sua volta porta la pioggia. Senza la copertura arborea, l'acqua nell'atmosfera scorre lungo il terreno e si deposita altrove. I nostri risultati indicano che precipita più all'interno, fuori del bacino idrografico che alimenta Perth''.
La ricerca mostra inoltre che i mutamenti climatici possono manifestarsi a distanza di decenni o di secoli, dopo che l'uomo ha cominciato ad interferire con l'ambiente.
''Può accadere che quando gli effetti del disboscamento superano improvvisamente una determinata soglia, il clima risponda in modo drammatico'', aggiunge lo scienziato, osservando che solo ripiantando le foreste si potrà far tornare la pioggia nelle aree in preda alla siccità.
Alcune parti della regione hanno sofferto un declino fra il 15 e il 20% nelle piogge invernali, mettendo a rischio la fornitura d acqua alla capitale dello stato, Perth.
Gli studiosi hanno creato un primo insieme di modelli computerizzati che ipotizza nessun disboscamento da quando è iniziato l'insediamento europea poco più di due secoli fa, mentre un altro modello tiene conto del disboscamento.
Secondo i risultati, il disboscamento a fini agricoli ed abitativi sarebbe responsabile di circa metà della scarsezza di pioggia, un impatto da cinque a dieci volte superiore a quello previsto dagli studiosi.
''Non ci aspettavamo simili risultati, li troviamo spaventosi'', ha commentato il professore di scienze atmosferiche Andy Pitman, che ha guidato la ricerca.
''Le foreste, abbattute dopo l'arrivo degli europei, rallentavano i venti umidi che spiravano dall'Oceano indiano'', spiega Pitman. ''Questo rallentamento causa turbolenza, che a sua volta porta la pioggia. Senza la copertura arborea, l'acqua nell'atmosfera scorre lungo il terreno e si deposita altrove. I nostri risultati indicano che precipita più all'interno, fuori del bacino idrografico che alimenta Perth''.
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