Da Nuova Agenzia Radicale del 21/09/2006
Originale su http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=10487
Iraq: due condanne a morte per omicidio
Due iracheni sono stati condannati a morte in Iraq il 29 maggio in relazione a un fallito attentato contro strutture militari della Corea del Sud, rendono noto funzionari sud-coreani e curdi.
Nel maggio 2005, i due avrebbero sparato quattro razzi contro il campo della Divisione sud-coreana Zaytun, nella città di Irbil, situata nel Kurdistan iracheno.
Arrestati due mesi dopo dalle autorità curde, avrebbero confessato.
“Le esplosioni sono avvenute vicino al campo, non dentro. Non ci sono state vittime sud-coreane”, ha detto un ufficiale della Corea del Sud, chiedendo di rimanere anonimo considerata la natura riservata dell’informazione. La Corea del Sud aveva imposto un veto sulla diffusione di notizie relative all’accaduto.
I due uomini condannati a morte apparterrebbero all’organizzazione terroristica Ansar Alsunna.
Sempre nel Kurdistan iracheno, Regione autonoma nel nord del paese, la settimana scorsa il Parlamento locale ha approvato all’unanimità l’uso della pena di morte, abolendo l’articolo 11 della legge n° 22 del 2003 (del Parlamento del Kurdistan iracheno) che vietava l’uso della pena capitale.
Il Ministero per i Diritti Umani del Kurdistan iracheno ha espresso rammarico per il ritorno all’applicazione della pena di morte. Nel comunicato diffuso dal Ministero, l’applicazione della pena capitale viene definita come “incivile”. Lo stesso Ministero assicura che prenderà iniziative per modificare la legge, al fine di preservare “i connotati di civiltà e democrazia che il Kurdistan conosce da anni”.
Nel maggio 2005, i due avrebbero sparato quattro razzi contro il campo della Divisione sud-coreana Zaytun, nella città di Irbil, situata nel Kurdistan iracheno.
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