Da La Repubblica del 19/07/2006
Originale su http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/politica/legge-gasparri/parte...

La Commisione ha inviato al governo una "lettera di avviso formale"

Legge Gasparri, la Ue avvia la procedura d'infrazione

"Ingiustificati vantaggi" degli operatori esistenti nel digitale

BRUXELLES - Come previsto, da Bruxelles è arrivato il via libera alla procedura di infrazione contro l'Italia in merito alla legge Gasparri. La Commissione europea ha deciso di inviare al governo Prodi una "lettera di avviso formale" in cui si chiedono chiarimenti su alcuni punti della riforma del sistema televisivo sospettati di non essere compatibili con le regole europee sulla concorrenza.

In particolare - si legge in una nota - l'esecutivo Ue è preoccupato per l'introduzione nella legge Gasparri di "ingiustificate restrizioni" alla fornitura di servizi nel settore delle trasmissioni televisive, attribuendo "ingiustificati vantaggi" agli operatori già esistenti.

La lettera inviata a Roma è il primo passo della procedura di infrazione. Ora l'Italia ha due mesi di tempo per rispondere alla Commissione.

La procedura di Bruxelles nasce da una denuncia dell'associazione Altroconsumo, secondo cui la riforma Gasparri viola le direttive europee sul settore televisivo nel momento in cui avvantaggia gli operatori esistenti nel passaggio dal sistema analogico a quello digitale. In pratica, una denuncia del duopolio Rai-Mediaset accusato di posizione dominante.

Secondo la Commissione - come si legge nella nota - la legge Gasparri può realmente precludere l'accesso al digitale terrestre di nuovi operatori che attualmente non sono attivi nel campo delle trasmissioni analogiche, impedendo loro di sperimentare le nuove tecnologie e di creare dei propri network digitali.

Inoltre, secondo Bruxelles la legislazione italiana consente l'occupazione delle frequenze da parte degli operatori dominanti: infatti tali operatori attivi nell'analogico possono acquisire ulteriori frequenze per la sperimentazione delle trasmissioni digitali, e hanno quindi la possibilità di trasmettere contemporaneamente sia sull'analogico che sul digitale.

Infine, nel mirino della Commissione c'è la parte della legge che consente agli operatori dominanti di mantenere il controllo sulle frequenze e sulle reti per le trasmissioni analogiche fino al momento in cui passeranno al digitale terrestre, privando gli operatori concorrenti di beneficiare delle nuove tecnologie.

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