Da SwissInfo del 15/05/2006
Originale su http://www.swissinfo.org/ita/mondo/agenzie/detail/Usa_Venezuela_Libia_...

Stati Uniti: via un nemico, ne arriva un altro

NEW YORK - Via un nemico, ne arriva un altro, all'insegna del 'tutte le strade portano al petrolio': nel giorno della normalizzazione delle relazioni diplomatiche con la Libia del colonnello Muammar Gheddafi, un paese che siede sopra un mare di oro nero,gli Stati Uniti hanno trovato una nuova bestia nera nel Venezuela di Hugo Chavez.

Washington ha deciso di imporre il bando della vendita di armi a uno dei suoi maggiori fornitori di petrolio, colpevole secondo il Dipartimento di Stato di non cooperare a fondo nella guerra contro il terrorismo. Il bando della vendita di armi è stato adottato nel giorno in cui il segretario di Stato Condoleezza Rice ha annunciato la riapertura dell'ambasciata in Libia. Domani intanto lo stesso Chavez sarà a Tripoli: lì il nuovo nemico dell'America incontrerà il leader libico, il "cane pazzo" di Ronald Reagan, con cui dopo 30 anni di rapporto conflittuali gli Stati Uniti hanno oggi fatto pace.


CHAVEZ NON COLLABORA A FONDO CONTRO TERRORISMO - La normalizzazione dei rapporti con la Libia coincide con un momento in cui gli Stati Uniti hanno bisogno di quanto più greggio possibile. Il Dipartimento di Stato non ha messo i due annunci in relazione: un funzionario dell'amministrazione ha precisato che l'embargo contro il Venezuela è stato deciso alla luce dell'assenza di aiuto di Caracas nella guerra contro il terrorismo. Il Venezuela è stato inserito nella lista nera dei Paesi che "non collaborano pienamente" con gli sforzi anti-terrorismo del governo americano, una scelta che è stata giudicata inconsueta, dal momento che altri Paesi sulla lista - Cuba, Iran, Corea del Nord e Siria per esempio - sono anche nell'elenco degli Stati sponsor del terrorismo, a differenza di Caracas. Da questa lista oggi il Dipartimento di Stato ha tolto ufficialmente la Libia.


POSSIBILI ULTERIORI SANZIONI - La designazione potrebbe essere la porta di ingresso per ulteriori sanzioni. Fa precipitare le relazioni tra Usa e Venezuela, il quinto produttore di petrolio del mondo, al punto più basso degli ultimi decenni. Gli Stati Uniti sono preoccupati per i rapporti di amicizia di Chavez con Cuba e Iran e per la mancata repressione di due gruppi di guerriglieri di sinistra colombiani presenti nel Paese, il Farc e l'Esercito di Liberazione Nazionale, due gruppi che gli Stati Uniti considerano terroristi.

Chavez ha tuonato oggi da Londra contro il presidente George W. Bush ancor prima di sapere che il suo Paese era stato messo sotto embargo: in una conferenza stampa con il sindaco di Londra Ken Livingston ha accusato il capo degli Usa di aver commesso un genocidio e ha affermato che Bush dovrebbe essere imprigionato e condannato da una Corte penale internazionale.

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