Da Corriere della Sera del 23/06/2006
Originale su http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2006/06_Giugno/23/anas.shtml

Il Consiglio di amministrazione dà mandato chiusura al presidente Pozzi

Italia: Anas senza più soldi, cantieri chiusi a luglio

Di Pietro: «Per le necessità di cassa del 2006 servono 5 miliardi per l'Anas e 6,6 per le Fs. La situazione è grave»

ROMA - A luglio l'Anas chiuderà i cantieri perché non ci sono più soldi in cassa. Il Consiglio di amministrazione (Cda) della società che gestisce le strade italiane ha dato mandato al presidente Vincenzo Pozzi per avviare le azioni per la «sospensione dei cantieri» (oltre 250 sulle autostrade). Da luglio, infatti, «non si potrà procedere a ulteriori pagamenti». Lo rende noto un comunicato dell'Anas.

DI PIETRO: «SERVONO 11,6 MILIARDI PER FS E ANAS» - Per le necessità di cassa per l'anno in corso servono 6.619 milioni di euro per le Ferrovie e 5 miliardi per l'Anas. Lo denuncia il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro. «La situazione dei conti di cassa per Ferrovie e Anas è grave», ha detto Di Pietro. «Per l'Anas almeno 2 miliardi servono subito. Il ministro dell'Economia sta cercando di trovare le risorse con la manovra. Aspettiamo che da un momento all'altro possano arrivare i soldi per non bloccare i cantieri», ha aggiunto. Secondo il ministro le Fs hanno bisogno di 2,1 miliardi per l'alta velocità, 3 per la rete convenzionale, 0,9 per i contratti di programma e 618 milioni per gli interessi Ispa»


«COLPA DEL GOVERNO BERLUSCONI» - «Per far vedere che stavano facendo tante cose hanno aperto tanti cantieri», ha spiegato Di Pietro. «Con le cento lire necessarie per un cantiere, ne hanno aperti dieci con un acconto di 10 lire». L'elenco delle opere previste dalla Legge Obiettivo è così diventato, secondo il ministro, «più un elenco di opere pie che un elenco di opere pubbliche». Il piano per le infrastrutture «va rivisto individuando priorità» in base alle risorse disponibili.


POLEMICA ANAS-LEGAMBIENTE - Legambiente ha definito «indecente» la decisione del Cda dell'Anas di avviare la sospensione dei lavori nei cantieri stradali. «In questi anni - dichiara Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente - gli amministratori dell'Anas hanno usato malissimo i soldi pubblici. Ora devono andarsene perchè hanno fallito miseramente nei loro compiti istituzionali». Immediata la replica dell'Anas agli ambientalisti: «Le responsabilità della chiusura dei cantieri - sostiene il gestore della rete autostradale - sono dovute al mancato trasferimento dei fondi promessi».

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