Da RaiNews24 del 28/03/2006
Originale su http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=60684
Afghanistan: liberato nella notte Abdul Rahman accusato di apostasia
Fini: ospitalita' in Italia
Kabul - E' stato liberato la notte scorsa Abdul Rahman, il cittadino afghano che rischiava la pena di morte per essersi convertito al cristianesimo. Lo ha reso noto il ministro della Giustizia, Sarwar Danish.
Il rilascio dell'apostata, la cui vicenda ha suscitato una vasta campagna internazionale a suo favore, era stato preannunciato dal vice procuratore generale dell'Afghanistan, Mohammad Ishaq Aliko; questi aveva spiegato che a termini di legge l'uomo non poteva essere ulteriormente trattenuto in custodia, malgrado la gravissima accusa di apostasia, poiche' aveva gia' trascorso un mese in carcere senza che a suo carico fosse stata pronunciata una condanna vera e propria.
FINI: OSPITALITÀ IN ITALIA
Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Gianfranco Fini chiedera' domani al Consiglio dei ministri di concedere ad Abdul Rahman ospitalita' in Italia. La richiesta di Fini verra' esposta anche in considerazione del fatto che l'Italia e' intervenuta tra i primi in favore del cittadino afghano Abdul Rahman.
Abdul Rahman si era convertito al cristianesimo 16 anni fa, quando lavorava per un'associazione non governativa cristiana in Pakistan. Poi ha vissuto 9 anni in Germania prima di tornare in Afghanistan.
E' stato arrestato un mese fa, denunciato dai parenti per aver abbandonato la religione islamica, reato punibile con la pena di morte in base alla legge islamica in vigore in Afghanistan, la sharia.
Il suo caso ha provocato una vasta serie di proteste in occidente, in particolare negli Stati Uniti che hanno fatto pressione sul governo di Hamid Karzai, affinchè venisse rispettata la libertà di culto, iscritta nella costituzione.
Domenica scorsa la Corte suprema ha deciso di interrompere il processo e di rinviare il caso alla procura generale per una serie di dubbi sulle capacità mentali dell'accusato. Ieri, la missione Onu a Kabul ha annunciato che Abul Rahman ha chiesto asilo all'estero e che spera che uno dei paesi interessati lo accolga per concludere in maniera pacifica il suo caso.
Il rilascio dell'apostata, la cui vicenda ha suscitato una vasta campagna internazionale a suo favore, era stato preannunciato dal vice procuratore generale dell'Afghanistan, Mohammad Ishaq Aliko; questi aveva spiegato che a termini di legge l'uomo non poteva essere ulteriormente trattenuto in custodia, malgrado la gravissima accusa di apostasia, poiche' aveva gia' trascorso un mese in carcere senza che a suo carico fosse stata pronunciata una condanna vera e propria.
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