Da Adnkronos del 07/10/2006
Originale su http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Cronaca&loid=1.0.558504464
''Per i tanti morti ammazzati di Calabria, terra prediletta''
'Ndrangheta: la madre di una vittima a Prodi ''Attendiamo verità e giustizia''
La lettera al premier di Liliana Esposito, mamma di Massimiliano Carbone, ucciso due anni fa mentre rientrava a casa: ''Da un bel pezzo vacilla quella fede raccomandataci dal signor Loiero''
Lamezia Terme - ''Verità e giustizia''. E' quanto chiede l'insegnante di Locri Liliana Esposito, madre di Massimiliano Carbone, giovane impegnato nel volontariato assassinato nella città in provincia di Reggio Calabria due anni fa, mentre rientrava a casa. La richiesta in una lettera inviata al presidente del Consiglio Romano Prodi, che lunedì prossimo sarà proprio a Locri per l'anniversario dell'uccisione del vicepresidente del consiglio regionale Francesco Fortugno.
''Mario Congiusta, padre di Gianluca, ucciso a Siderno 17 mesi fa - scrive Liliana Esposito - invita il premier ''a portare un fiore sulla tomba dei nostri figli. Sarei d'accordo, se non ritenessi eccessiva pena per lei quella di dar compito al suo portaborse di comprare fiori per i tanti morti ammazzati di Calabria, terra prediletta. A me, mamma di Massimiliano, basterebbe il più piccolo dei suoi pensieri pieni di bonomia. Almeno questo, considerato che da un bel pezzo vacilla quella fede raccomandataci personalmente dal signor Loiero il 7 luglio a Palazzo Nieddu''.
''Mario Congiusta, io stessa e tutti quanti - conclude la Esposito - attendiamo verità e giustizia, non soltanto promesse, ma concretate nei fatti. Portiamo fieri, come la più alta delle onorificenze, la memoria dei nostri figli, i nostri onorevoli figli''.
''Mario Congiusta, padre di Gianluca, ucciso a Siderno 17 mesi fa - scrive Liliana Esposito - invita il premier ''a portare un fiore sulla tomba dei nostri figli. Sarei d'accordo, se non ritenessi eccessiva pena per lei quella di dar compito al suo portaborse di comprare fiori per i tanti morti ammazzati di Calabria, terra prediletta. A me, mamma di Massimiliano, basterebbe il più piccolo dei suoi pensieri pieni di bonomia. Almeno questo, considerato che da un bel pezzo vacilla quella fede raccomandataci personalmente dal signor Loiero il 7 luglio a Palazzo Nieddu''.
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