GINEVRA - Il buco dell'ozono sull'Antartide è più grande dello scorso anno ed è vicino al record di 29 milioni di km quadrati del 2000. Lo ha riferito l'Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo).

Geir Braathen, massimo esperto di ozono dell'agenzia delle Nazioni Unite, ha detto che la diminuzione dell'ozono è iniziata nell'inverno di quest'anno nell'emisfero meridionale, quando le temperature più basse della norma hanno innescato reazioni chimiche che hanno rotto lo strato atmosferico che filtra le radiazioni solari dannose.

"La diminuzione dell'ozono è iniziata abbastanza tardi, ma quando è iniziata è andata avanti piuttosto rapidamente", ha detto Braathen ai giornalisti ieri a Ginevra.

"(Il buco) si è ora allargato a un livello superiore all'anno scorso, ed è molto vicino, se non uguale, alla dimensione del 2003 e si sta avvicinando a quella del 2000", ha aggiunto.

Mentre l'uso di sostanze che danneggiano l'ozono -- i clorofluorocarburi -- è in declino, Braathen ha detto che resta alto nell'atmosfera il quantitativo di clorina e bromina e che cioò potrebbe causare una notevole riduzione dello strato di ozono nell'Antartide per gli anni a venire.

Il Wmo e il programma per l'ambiente dell'Onu (Unep) hanno detto in agosto che lo strato protettivo potrebbe tornare ai livelli prima del 1980 entro il 2049 su buona parte di Europa, Nord America, Asia, Australasia, America latina e Africa.

In Antartide, le agenzie ha detto che per la ripresa dello strato di ozono ritarderà fino al 2065.