Quarta di copertina

Come il suo paese, Karima ha sopportato vent’anni di guerre, sanzioni, dittatura. Poi, in una notte di marzo, appena prima che gli americani comincino a sganciare bombe su Bagdad, lei mette suo figlio su un autobus che lo porterà tra le fila dell’esercito. Dio ti protegga, gli dice, dandogli qualcosa da cui non potrebbe permettersi di separarsi: 35 centesimi. È uno dei mille volti nascosti di una guerra di cui molti credono di sapere tutto. Tutto, tranne le storie di chi la vive, di quelli che non rilasciano dichiarazioni ai giornali, di un paese di vite spezzate che ancora sogna i fasti di un magnificente passato. Con la sua straordinaria abilità nel catturare – correndo non pochi pericoli personali – volti e voci delle diverse fasi del conflitto, di uomini e donne, sunniti e sciiti, di chi aveva salutato con speranza l’arrivo delle truppe americane e di sostenitori della Jihad, Anthony Shadid regala un ritratto indimenticabile dell’Iraq prima e dopo le bombe intelligenti, della rivolta e dei giorni di un’interminabile dopoguerra. Nessuno come lui è riuscito a raccontare questa lunga notte che non vuole finire.