Da Il Resto del Carlino del 01/12/2005
Originale su http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2005/12/02/5393193

GIORNATA MONDIALE DELL'AIDS

Il Papa: 'Castità e fedeltà nel matrimonio'

In Italia ogni due ore una persona si infetta col virus dell'Hiv. Sono più di 120mila i sieropositivi. L'Ue si scaglia contro gli Usa: 'No all'astinenza, sì al preservativo'

Roma - Oggi è la giornata mondiale contro l'Aids.

Ieri, alla vigilia di questa importante data, l'Europa, fino a fine mese sotto la presidenza britannica, ha smascherato una forte rottura con gli Stati Uniti nella battaglia contro la diffusione del visrus dell'hiv, in una dichiarazione che fa intendere ai governi africani di non prestare attenzione al messaggio di astinenza lanciato dall'amministrazione Bush nella battaglia contro la malattia che devasta gran parte del continente nero.

Lo scrive il quotidiano britannico 'The Guardian'. La dichiarazione rilasciata da 22 stati membri rilasciato ieri per la giornata mondiale, mette in rilievo, l'importanza fondamentale dell'uso del preservativo, dell'educazione sessuale e dell'accesso ai servizi. Testualmente: 'Siamo profondamente preoccupati sulla rinasciata di messaggi di prevenzione dell'Aids parziali o incompleti che non sono provati dai fatti o hanno un'efficienza limitata'.

Anche se gli Usa non sono menzionati nel documento, il riferimento a loro è chiaro. C'è una forte preoccupazione - scrive il quotidiano - sull'effetto dell'agenda pro-astinenza in alcuni paesi come l'Uganda, dove le dichiarazioni di Janet Museveni, la moglie del presidente ugandese, e presunti problemi con le scorte hanno portato a una seria carenza di profilattici.

Gli Usa hanno stanziato 12,7 miliardi euro (15 miliardi dollari) per un periodo di 5 anni per combattere la malattia, la maggior partedei quali investita nel President's Emergency Plan for Aids Relief (Pepfar). Ma le concessioni Pepfar - sottolinea il Guardian - sono rilasciate solo sotto certe condizioni: due terzi dei finanziamenti vanno ai programmi pro-astinenza, e non sono assegnati ad alcuna organizzazione con cliniche che offrono servizi di aborto o anche solo consulenze. Gli Usa, inoltre, si oppongono alla fornitura di aghi e siringhe sterilizzati sostenendo che potrebbero incoraggiare le abitudini dei consumatori di sostanze.

La dichiarazione degli Stati Ue esorta i governi dei paesi in via di sviluppo a usare ogni mezzo di prevenzione: dai preservativi agli aghi puliti e alle cliniche per l'igiene sessuale, nella speranza di arginare la diffusione del virus.

Per arginare il dilagare dell'Aids è importante che i governi promuovano politiche fondate sulla castità e sulla fedeltà nel matrimonio. È quanto ha detto questa mattina il Pontefice ricevendo in udienza il nuovo ambasciatore del Sud Africa, signora Konji Sebati.

Benedetto XVI ha fatto un esplicito riferimento 'alla battaglia contro l'Aids', 'le statistiche - ha aggiunto il Pontefice - relative a diverse regioni dell'Africa confermano i risultati delle politiche basate sulla continenza, la promozione della fedeltà nel matrimonio e l'importanza della vita familiare'.

Ancora il Papa ha rilevato che l'educazione l'attenzione alla salute e l'assistenza verso ai poveri sono altrettanti settori dove è importante impegnarsi per ottenere risultati positivi. Il Papa ha quindi assicurato che la Chiesa cattolica' continuerà ad offrire la propria cooperazione', allo stesso tempo ha incoraggiato il governo del sud Africa a promuovere la difesa della dignità umana' dal concepimento alla morte naturale'.

Già ieri nel corso dell'udienza generale in Piazza San Pietro, Benedetto XVI aveva rivolto un appello alla comunità internazionale per un maggiore impegno nella lotta contro l'Aids. Ricordando che oggi si celebrava la giornata mondiale della lotta all'Aids promossa dalle Nazioni Unite, il Papa invitava' la Comunità internazionale ad un rinnovato impegno nell'opera di prevenzione e nell'assistenza solidale verso coloro che ne sono colpiti. Le cifre diffuse in merito sono allarmanti!'.

'Seguendo da vicino l'esempio di Cristo - aggiungeva il Pontefice - la Chiesa ha sempre considerato la cura degli infermi come parte integrante della sua missione. Incoraggio pertanto le molte iniziative promosse per debellare questa malattia, in modo speciale dalle comunità ecclesiali, e mi sento vicino ai malati di Aids e alle loro famiglie, invocando per loro l'aiuto e il conforto del Signore'.

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