Da Corriere della Sera del 28/10/2005
Clandestini, Zapatero contestato da Amnesty chiede aiuto alla Ue
di Mino Vignolo
MADRID - Amnesty International ha denunciato Spagna e Marocco per la «sistematica violazione dei diritti umani» degli immigrati africani che, attratti dall'Eldorado europeo, hanno preso d'assalto le barriere metalliche separanti le enclave spagnole di Ceuta e Melilla dal territorio marocchino. Amnesty ha compiuto una missione nella zona dopo la morte di 14 africani riscontrando «una seria erosione» della legalità internazionale e «gravi irregolarità» da parte della Spagna sotto forma di violenze fisiche e violazione del diritto di asilo quando sono stati consegnati 73 immigrati al Marocco. Le accuse dell’organizzazione per i diritti umani sono piombate sul primo ministro Zapatero, a poche ore dal vertice Ue a Hampton Court.
L'«intoppo Amnesty» non ha bloccato l'iniziativa del capo del governo spagnolo che, con la Francia, ha presentato una proposta, accolta dai 25, per combattere il problema della immigrazione clandestina unificando la politica comunitaria: una polizia di frontiera Ue e un impegno rafforzato verso i Paesi in via di sviluppo grazie ad un fondo ad hoc.
Zapatero, al vertice, ha cercato di dimenticare le parole di Javier Zuniga, il direttore della missione di Amnesty a Ceuta e Melilla. «Le prove raccolte dimostrano che gli agenti (spagnoli e marocchini) hanno utilizzato la forza in maniera sproporzionata, incluse armi letali, per fronteggiare gli immigrati. Hanno ferito e ucciso persone che cercavano di superare la barriera. Molte persone gravemente ferite che erano riuscite ad entrare in territorio spagnolo sono state spinte all'altro lato della barriera senza rispettare le formalità legali e senza assistenza medica». E’ un J’accuse che al premier spagnolo, attento all'immagine, deve bruciare parecchio. Zapatero è criticato da destra e da sinistra per come ha gestito la crisi: la destra lo ha accusato di lassismo a causa della regolarizzazione massiccia dei clandestini, i comunisti e i verdi di insensibilità.
L'«intoppo Amnesty» non ha bloccato l'iniziativa del capo del governo spagnolo che, con la Francia, ha presentato una proposta, accolta dai 25, per combattere il problema della immigrazione clandestina unificando la politica comunitaria: una polizia di frontiera Ue e un impegno rafforzato verso i Paesi in via di sviluppo grazie ad un fondo ad hoc.
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