Da Punto Informatico del 28/10/2005
Originale su http://punto-informatico.it/p.asp?i=55898
La Russia punta su Marte
Mosca prepara una missione verso il pianeta rosso ed approva un nuovo programma spaziale: su Marte entro il 2020. Lo scetticismo degli esperti
di Tommaso Lombardi
Mosca - Il governo russo torna a parlare di esplorazione spaziale ed ha annunciato finanziamenti per la costruzione di nuove astronavi, infrastrutture e progetti di ricerca. Due obiettivi principali: sostituire Soyuz e raggiungere Marte con sonde robotiche entro il 2020.
A partire dal 2006, l'Agenzia Spaziale della Federazione Russa inizierà lo sviluppo di un nuovo vascello chiamato Kliper, una nave che rimpiazzerà l'ormai antiquata e morente Soyuz. Kliper, un gigante da 15 tonnellate, riuscirà a contenere un equipaggio di sei astronauti. Sarà inoltre riutilizzabile fino ad un massimo di 25 voli, ricalcando le orme del celebre Shuttle statunitense.
Secondo il New Scientist diventerà il mezzo di trasporto perfetto per completare la Stazione Spaziale Internazionale, progetto che è nelle parole dei portavoce del governo russo. La sezione russa della ISS è in testa alle priorità finanziarie ed ingegneristiche del nuovo programma spaziale approvato dalla Duma.
Daniel Sacotte, responsabile ESA per l'esplorazione spaziale, si augura che "Kliper possa diventare il punto di partenza per il futuro dell'avventura internazionale nello spazio". Europa e Giappone hanno immediatamente offerto il loro entusiasmo ed il loro supporto al governo russo, ricordando che ogni agenzia spaziale dovrà comunque sviluppare il proprio traghetto spaziale: "Affidarsi ad un unico modello di astronave per il trasporto umano sarebbe troppo rischioso".
A partire dal 2010 partirà invece la missione Phobos-Grunt, volta alla prospettazione geologica del piccolo satellite marziano. La Russia vuole soffiare il posto a Cina e USA per la conquista del suolo marziano? Stando alle analisi di alcuni esperti vicini alla NASA, la Russia è alla ricerca di una rivincita per concludere a suo favore il prossimo capitolo della corsa allo spazio, sfida tra grandi potenze nazionali che per il momento è capitanata dagli Stati Uniti.
Alcune indiscrezioni pubblicate da CNN parlano di una missione con equipaggio umano che Mosca avrebbe in programma per il 2020. "Si tratta di progetti mediocri ed attualmente fuori della loro portata", polemizza un ricercatore astrofisico della George Washington University intervistato da Space.com.
Il governo di Mosca ha contribuito ad alimentare queste critiche, facendo calare un cupo silenzio stampa sulle disponibilità finanziarie del nuovo programma spaziale. Mancano forse i fondi? In questo caso, il contributo di altri stati potrebbe essere determinante a coronare i sogni di revanchismo coltivati dai russi.
La forza della Russia è non a caso una rete sempre più fitta di collaborazioni con altre nazioni. La piattaforma di lancio presso Murmansk, ad esempio, è stata utilizzata dall'Iran per lanciare il primo satellite della Repubblica Musulmana, mentre studenti europei hanno sfruttato il cosmodromo di Plesetsk per mettere in orbita un satellite interamente costruito da un network universitario.
A partire dal 2006, l'Agenzia Spaziale della Federazione Russa inizierà lo sviluppo di un nuovo vascello chiamato Kliper, una nave che rimpiazzerà l'ormai antiquata e morente Soyuz. Kliper, un gigante da 15 tonnellate, riuscirà a contenere un equipaggio di sei astronauti. Sarà inoltre riutilizzabile fino ad un massimo di 25 voli, ricalcando le orme del celebre Shuttle statunitense.
Secondo il New Scientist diventerà il mezzo di trasporto perfetto per completare la Stazione Spaziale Internazionale, progetto che è nelle parole dei portavoce del governo russo. La sezione russa della ISS è in testa alle priorità finanziarie ed ingegneristiche del nuovo programma spaziale approvato dalla Duma.
Daniel Sacotte, responsabile ESA per l'esplorazione spaziale, si augura che "Kliper possa diventare il punto di partenza per il futuro dell'avventura internazionale nello spazio". Europa e Giappone hanno immediatamente offerto il loro entusiasmo ed il loro supporto al governo russo, ricordando che ogni agenzia spaziale dovrà comunque sviluppare il proprio traghetto spaziale: "Affidarsi ad un unico modello di astronave per il trasporto umano sarebbe troppo rischioso".
A partire dal 2010 partirà invece la missione Phobos-Grunt, volta alla prospettazione geologica del piccolo satellite marziano. La Russia vuole soffiare il posto a Cina e USA per la conquista del suolo marziano? Stando alle analisi di alcuni esperti vicini alla NASA, la Russia è alla ricerca di una rivincita per concludere a suo favore il prossimo capitolo della corsa allo spazio, sfida tra grandi potenze nazionali che per il momento è capitanata dagli Stati Uniti.
Alcune indiscrezioni pubblicate da CNN parlano di una missione con equipaggio umano che Mosca avrebbe in programma per il 2020. "Si tratta di progetti mediocri ed attualmente fuori della loro portata", polemizza un ricercatore astrofisico della George Washington University intervistato da Space.com.
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