Da La Repubblica del 25/03/2005
Il ministero della Difesa annuncia i rimborsi per chi si è ammalato nelle missioni all´estero
Militari contaminati dall´uranio adesso arrivano i risarcimenti
Armi all´uranio impoverito risarciti i militari ammalati
di Elsa Vinci
ROMA - Per anni i soldati italiani sono morti nel silenzio, vittime di malattie di guerra: "sindrome del Golfo", "sindrome dei Balcani". Senza mai ricevere un soldo. Adesso il ministero della Difesa annuncia la possibilità di ottenere risarcimenti per i militari vittime di uranio impoverito o che hanno contratto leucemia o malattie meno gravi in servizio. La notizia arriva da Falco Accame, presidente dell´associazione nazionale di tutela ai militari, che è riuscito ad ottenere la «precisazione» dal ministero. Spiega Accame: «Per coloro che si sono ammalati con le stellette, per uranio impoverito o altro, l´indennizzo non veniva concesso perché l´interpretazione della norma non configurava l´evento dannoso. Ora invece è preso in considerazione. Finalmente se ne sono accorti, la legge è in vigore dal 1981».
Il chiarimento della Difesa riguarda l´applicazione della legge 308/´81, modificata e integrata nel ‘91, che tocca gli indennizzi con decorrenza primo gennaio 1969. Ad esempio nel caso di Valery Melis, morto di leucemia dopo avere partecipato a missioni dell´esercito all´estero, i genitori non erano stati indennizzati perché si trattava di un volontario ammalatosi per probabile contaminazione da uranio impoverito nei Balcani. «Adesso - dice Accame - il ministero ha precisato che l´indennizzo deve essere riconosciuto. E non si tratta solo di uranio, ci sono stati moltissimi volontari civili - e oggi anche i soldati sono tutti volontari - morti per meningite, infortunio o per nonnismo. Si può dire: finalmente risarcimenti in vista».
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