Da La Stampa del 08/11/2006
Originale su http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.as...
Copyright: la "trappola Disney" corre in un video sul Web
di Anna Masera
Gira sul web questo cortometraggio italiano che denuncia con ironia le follie della legislazione sul copyright. Un video di casa nostra per un affaire senza frontiere. Si intitola “The Disney Trap: How Copyright Steals Our Stories” (“La trappola Disney: come il copyright ci ruba le storie”) ed è un cortometraggio totalmente autoprodotto dalla brava Monica Mazzitelli, coordinatrice de iQuindici, l’associazione di lettori volontari della Wu Ming Foundation.
Realizzato in inglese con sottotitoli in italiano e diffuso con licenza Creative Commons nei principali siti di video sharing (YouTube, Google Video e Libero Video), sta diventando un caso nei siti di letteratura, di controinformazione e libertà digitali, grazie al semplice passaparola sul web, per un video che affronta un tema serio e di cruciale importanza come il problema dell’accesso alla cultura da parte di un pubblico il più vasto possibile.
L’attuale normativa internazionale sul diritto d’autore, approvata su pressione della Disney, rende illegale qualsiasi libero utilizzo di un'opera addirittura fino a 70 anni dalla morte dell’autore e costituisce un fortissimo ostacolo ad una più democratica diffusione e condivisione della cultura e dei saperi.
Il prof. Lawrence Lessig (fondatore di Creative Commons) si crucciava che il tema del copyright fosse troppo tecnico e quindi ostico per il largo pubblico: questo è un tentativo riuscito di renderlo divulgativo, di facile e immediata comprensione. Forse i riferimenti ironici alla povertà della famiglia Joyce e della famiglia Disney sono un po' eccessivi...ma toccano nel segno.
Realizzato in inglese con sottotitoli in italiano e diffuso con licenza Creative Commons nei principali siti di video sharing (YouTube, Google Video e Libero Video), sta diventando un caso nei siti di letteratura, di controinformazione e libertà digitali, grazie al semplice passaparola sul web, per un video che affronta un tema serio e di cruciale importanza come il problema dell’accesso alla cultura da parte di un pubblico il più vasto possibile.
L’attuale normativa internazionale sul diritto d’autore, approvata su pressione della Disney, rende illegale qualsiasi libero utilizzo di un'opera addirittura fino a 70 anni dalla morte dell’autore e costituisce un fortissimo ostacolo ad una più democratica diffusione e condivisione della cultura e dei saperi.
Il prof. Lawrence Lessig (fondatore di Creative Commons) si crucciava che il tema del copyright fosse troppo tecnico e quindi ostico per il largo pubblico: questo è un tentativo riuscito di renderlo divulgativo, di facile e immediata comprensione. Forse i riferimenti ironici alla povertà della famiglia Joyce e della famiglia Disney sono un po' eccessivi...ma toccano nel segno.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di Sara Arrigone su La Stampa del 18/12/2006
di Sara Arrigone su La Stampa del 15/12/2006
di Pierluigi Regoli su L'Unità del 25/10/2006
News in archivio
su Punto Informatico del 03/11/2006
su APCom del 22/09/2006
Aids: Roche condivide il suo sapere con l'Africa
Il gigante farmaceutico svizzero Roche trasferisce a tre compagnie africane i mezzi di fabbricare localmente un farmaco generico contro l'AIDS. Altre imprese seguiranno.
Il gigante farmaceutico svizzero Roche trasferisce a tre compagnie africane i mezzi di fabbricare localmente un farmaco generico contro l'AIDS. Altre imprese seguiranno.
su SwissInfo del 22/09/2006
In biblioteca
di Lawrence Lessig
Feltrinelli Editore, 2006
Feltrinelli Editore, 2006