Da Il Sole 24 Ore del 27/07/2006
Originale su http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1986902799&ch...
Comuni in prima linea per il risparmio energetico
di Nicoletta Cottone
Via a una campagna di sensibilizzazione per un uso più razionale delle fonti energetiche promossa dall'Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), in collaborazione con l'Authority per l'energia elettrica e il Gestore del mercato elettrico.
Lo scopo è quello di diffondere la cultura del risparmio energetico, illustrando opportunità e vantaggi per i Comuni, le realtà industriali e le comunità locali. La parola d'ordine è efficienza energetica partendo dalle misure di risparmio nelle aree urbane (per esempio sul fronte dell'illuminazione pubblica), coinvolgendo il sistema produttivo e illustrando ai cittadini come non rinunciare ai confort offerto dalla tecnologia utilizzando strumenti ad alta efficienza energetica che consentono un maggior risparmio energetico a parità di prestazioni.
«Più che di risparmio - sottolinea Alessandro Ortis, presidente dell'Authority per l'energia e il gas - preferisco parlare di un uso razionale e intelligente dell'energia, che consente di spendere meno, di ottenere gli stessi risultati». In un'ottica di sviluppo sostenibile si punta su due leve: la tecnologia dei sistemi e i comportamenti virtuosi per un uso razionale dell'energia. L'Authority ha anche siglato un accordo con l'Enea per la valutazione tecnica dei progetti di risparmio energetico: lo scorso anno ne sono stati verificati circa 1.100, realizzati da distributori ed Esco, società di servizi energetici specializzate in interventi per migliorare l'efficienza energetica sul fronte pubblico e privato.
Sul rischio black out il presidente del Gestore mercato elettrico Salvatore Zecchini ha precisato che «abbiamo un'estate calda con picchi di consumo che si riflettono sul mercato, ma la situazione non è quella di tre anni fa, nel 2003. Abbiamo fatto dei passi avanti, siamo in una posizione migliore per gestire queste crisi». Zecchini ha sottolineato che l'obiettivo della campagna è quello di diffondere la cultura del risparmio energetico, coinvolgendo i Comuni d'Italia in questa missione.
I Comuni, spiega il presidente dell'Anci Leonardo Domenica, possono essere strategici nella diffusione della cultura del risparmio energetico non solo sensibilizzando popolazione e imprese locali sulla razionalizzazione dei consumi, sulla riduzione degli sprechi e l'adozione di tecnologie ad alto rendimento energetico nei processi industriali, ma anche accordandosi con distributori locali di energia e gas o con società di servizi energetici per migliorare gli impianti degli edifici comunali e per favorire interventi incentivanti verso la popolazione da parte dei distributori di energia elettrica. Moltissime le possibili azioni per giungere al traguardo dell'efficienza energetica: usare meglio l'energia, eliminare le dispersioni, aumentare il rendimento energetico dei processi aziendali, risolvere le cause di inefficienza.
L'Authority per l'energia e il gas ha sottolineato i risultati ottenuti nel 2005 sul fronte del risparmio energetico, che ha portato a 280mila tonnellate equivalenti di petrolio di risparmio energetico contro i 156mila preventivati. I risultati, che corrispondono al consumo domestico annuo di una città di 380mila abitanti o alla produzione elettrica annua di una centrale di 160 MW di potenza, hanno consentito di evitare emissioni per circa 750mila tonnellate di anidride carbonica. Per il 2006 l'obiettivo è di 311mila tonnellate equivalenti di petrolio di risparmio energetico.
Il 75% di questi risultati è stato ottenuto grazie a minori consumi di energia, il 21% a minori consumi di gas naturale e il rimanente ad altre forme di energia. I risparmi ottenuti sono legati per il 34% a interventi sugli usi elettrici nel settore civile tramite l'uso di lampadine a basso consumo, per il 27% al miglioramento dell'efficienza dell'illuminazione pubblica agendo su lampadine più efficienti e una migliore regolazione. Gli interventi su sistemi di produzione e distribuzione di energia hanno contributo ai risparmi per il 20%, per il 14% ha influito la riduzione dei fabbisogni termici nel settore civile legati alla sostituzione di caldaie e all'isolamento termico, mentre per il 5% hanno contato gli interventi sugli usi elettrici e sui sistemi di produzione nel settore industriale.
Lo scopo è quello di diffondere la cultura del risparmio energetico, illustrando opportunità e vantaggi per i Comuni, le realtà industriali e le comunità locali. La parola d'ordine è efficienza energetica partendo dalle misure di risparmio nelle aree urbane (per esempio sul fronte dell'illuminazione pubblica), coinvolgendo il sistema produttivo e illustrando ai cittadini come non rinunciare ai confort offerto dalla tecnologia utilizzando strumenti ad alta efficienza energetica che consentono un maggior risparmio energetico a parità di prestazioni.
«Più che di risparmio - sottolinea Alessandro Ortis, presidente dell'Authority per l'energia e il gas - preferisco parlare di un uso razionale e intelligente dell'energia, che consente di spendere meno, di ottenere gli stessi risultati». In un'ottica di sviluppo sostenibile si punta su due leve: la tecnologia dei sistemi e i comportamenti virtuosi per un uso razionale dell'energia. L'Authority ha anche siglato un accordo con l'Enea per la valutazione tecnica dei progetti di risparmio energetico: lo scorso anno ne sono stati verificati circa 1.100, realizzati da distributori ed Esco, società di servizi energetici specializzate in interventi per migliorare l'efficienza energetica sul fronte pubblico e privato.
Sul rischio black out il presidente del Gestore mercato elettrico Salvatore Zecchini ha precisato che «abbiamo un'estate calda con picchi di consumo che si riflettono sul mercato, ma la situazione non è quella di tre anni fa, nel 2003. Abbiamo fatto dei passi avanti, siamo in una posizione migliore per gestire queste crisi». Zecchini ha sottolineato che l'obiettivo della campagna è quello di diffondere la cultura del risparmio energetico, coinvolgendo i Comuni d'Italia in questa missione.
I Comuni, spiega il presidente dell'Anci Leonardo Domenica, possono essere strategici nella diffusione della cultura del risparmio energetico non solo sensibilizzando popolazione e imprese locali sulla razionalizzazione dei consumi, sulla riduzione degli sprechi e l'adozione di tecnologie ad alto rendimento energetico nei processi industriali, ma anche accordandosi con distributori locali di energia e gas o con società di servizi energetici per migliorare gli impianti degli edifici comunali e per favorire interventi incentivanti verso la popolazione da parte dei distributori di energia elettrica. Moltissime le possibili azioni per giungere al traguardo dell'efficienza energetica: usare meglio l'energia, eliminare le dispersioni, aumentare il rendimento energetico dei processi aziendali, risolvere le cause di inefficienza.
L'Authority per l'energia e il gas ha sottolineato i risultati ottenuti nel 2005 sul fronte del risparmio energetico, che ha portato a 280mila tonnellate equivalenti di petrolio di risparmio energetico contro i 156mila preventivati. I risultati, che corrispondono al consumo domestico annuo di una città di 380mila abitanti o alla produzione elettrica annua di una centrale di 160 MW di potenza, hanno consentito di evitare emissioni per circa 750mila tonnellate di anidride carbonica. Per il 2006 l'obiettivo è di 311mila tonnellate equivalenti di petrolio di risparmio energetico.
Il 75% di questi risultati è stato ottenuto grazie a minori consumi di energia, il 21% a minori consumi di gas naturale e il rimanente ad altre forme di energia. I risparmi ottenuti sono legati per il 34% a interventi sugli usi elettrici nel settore civile tramite l'uso di lampadine a basso consumo, per il 27% al miglioramento dell'efficienza dell'illuminazione pubblica agendo su lampadine più efficienti e una migliore regolazione. Gli interventi su sistemi di produzione e distribuzione di energia hanno contributo ai risparmi per il 20%, per il 14% ha influito la riduzione dei fabbisogni termici nel settore civile legati alla sostituzione di caldaie e all'isolamento termico, mentre per il 5% hanno contato gli interventi sugli usi elettrici e sui sistemi di produzione nel settore industriale.
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