Da Il Manifesto del 23/01/2006

La Cina esporta... buchi nell'ozono

Nel 2005 si sono notate nuove gravi perdite sia nell'emisfero boreale che in quello australe

Non si parla più del buco dell'ozono e per un certo periodo la grave incognita ambientale sembrava arginata, ma nel 2005 si sono notate nuove gravi perdite sia nell'emisfero boreale che in quello australe. La Environmental Investigation Agency (Eia), organizzazione ambientalista specializzata in investigazioni sui crimini ambientali, è l'unica al mondo a indagare sul commercio internazionale illegale di Cfc (clorofluorocarburi) e altre sostanze dannose per la fascia di ozono. Il protocollo di Montreal controlla la produzione e il consumo di queste sostanze, usate soprattutto negli apparecchi refrigeranti e nei condizionatori.

Una lunga inchiesta dell'Eia ha rivelato che diverse compagnie cinesi esportano da anni di contrabbando le sostanze in Italia (che ha messo al bando i Cfc nel lontano 1996), Nigeria, Indonesia, Singapore, Filippine, Thailandia, Malaysia, Sudafrica, paesi del Medio Oriente fra i quali Israele, Turchia e Oman, Russia, e alcuni paesi latinoamericani. Il rapporto dell'Eia, frutto di otto anni di lavoro con metodi investigativi comprendenti le infiltrazioni, mostra come i contrabbandieri cinesi riescano facilmente a evadere le restrizioni e a rifornire il mercato nero; alcuni lo fanno fin dalla metà degli anni '90. Fingendosi affaristi del settore chimico, gli investigatori dell'Eia hanno visitato un certo numero di compagnie nella provincia dello Zhejiang, il cuore dell'industria cinese di Cfc, e si son visti offrire una garanzia di fornitura continuativa e tanto per cominciare un totale di 122 tonnellate di sostanze ammazzaozono: il 12% dell'intera quantità di Cfc consentita alla Cina per il 2006. Gli offerenti comprendono: il maggior produttore di Cfc del paese; il dipartimento vendite di una fabbrica che era stata incentivata a concludere la produzione di Cfc nel 2003; molte altre imprese le cui attività illecite erano state rivelate dall'Eia già nel 1997; ad esempio la Ningbo Sino Resource, contrabbandiere di Cfc di primo piano e che di recente ha realizzato una nuova struttura.

Gli investigatori-ambientalisti sono anche riusciti a individuare le diverse modalità di smercio delle sostanze verso i vari continenti. Il metodo usato più frequentemente è la falsa dichiarazione: si fanno passare i Cfc per sostanze chimiche alternative non controllate dal Protocollo di Montreal. Ezra Clark, responsabile della campagna ozono dell'Eia, si è detto scioccato per il modo in cui i contrabbandieri cinesi minacciano la ricostruzione della fascia di ozono, per facili e veloci profitti.

La Cina è attualmente il maggiore produttore di clorofluorocarburi al mondo e ha ricevuto ingenti fondi dalla comunità mondiale per chiudere le fabbriche e smettere del tutto la produzione entro il 2007, tre anni dopo quanto previsto a livello internazionale (il periodo di tolleranza è stato dato ai paesi del Sud del mondo). Le autorità del paese dichiarano di avere messo in essere controlli rigorosi per monitorare la produzione e l'export di Cfc; ma i contrabbandieri incontrati dall'Eia sono riusciti a farla franca in modo costante. In effetti, spiega l'Eia, il paese dovrebbe essere apprezzato per la riduzione nella produzione di Cfc, ma ha l'enorme responsabilità di assicurare che i Cfc prodotti in Cina non finiscano nel mercato nero. Non è accettabile che si finga di ignorare la partita e si trasferisca il problema ai funzionari di dogana dei paesi importatori.

L'organizzazione ha dunque chiesto alla Cina di compiere indagini sulle imprese nominate nel rapporto di denuncia e di rafforzare i controlli. Grazie a questa denuncia il governo cinese si è impegnato a frenare il mercato nero dei Cfc. Lo ha fatto alla diciassettesima conferenza del Protocollo di Montreal, svoltasi in Senegal con delegati da 180 paesi. In particolare si è impegnato a limitare le esportazioni di Cfc ai soli produttori, proibendole a commercianti e intermediari.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

L'Agenzia mondiale dell'energia: il colosso asiatico consuma più carbone dell'Occidente. Il primato negativo verrà raggiunto con 10 anni di anticipo
La Cina supera gli Stati Uniti avrà l'inquinamento record
Già nel 2009 Pechino leader delle emissioni di gas serra
di Federico Rampini su La Repubblica del 08/09/2006
Per gli scienziati sarebbe di 2,5 milioni di chilometri quadrati. Doppio pericolo: l'intreccio fra inquinamento e gas serra
Tibet, allarme dalla Cina "Un nuovo buco nell'ozono"
Il dato dai ricercatori è confermato dallo spettrometro satellitare che misura il livello globale dello strato
di Antonio Cianciullo su La Repubblica del 09/05/2006

News in archivio

Ambiente: australiani pronti a pagare per ridurre l'effetto serra
Una stragrande maggioranza di elettori conservatori chiedono che l'Australia firmi il protocollo di Kyoto
su ITNews del 08/11/2006
I dati dell'Organizzazione meteorologica mondiale
Ambiente: gas serra record, Protocollo di Kyoto inutile
L'anidride carbonica ha raggiunto nel 2005 le 379,1 parti per milione, con un incremento dello 0,5% in un solo anno
su Corriere della Sera del 03/11/2006
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0