Da La Repubblica del 23/11/2005
Il ritmo americano
di Giuseppe Turani
Siamo un Continente appeso alle sorti dell'America e del dollaro? Sembrerebbe proprio di sì, almeno a vedere i risultati del Pil tedesco nel terzo trimestre. Le esportazioni sono cresciute molto più delle attese: la crescita è stata infatti del 4,7% (rispetto al trimestre precedente). E è stata aiutata un po' dalla ristrutturazione della Germania (che ha reso le aziende più competitive), e molto dalla ripresa del dollaro e da un'economia americana che continua a correre (e quindi a comprare). I consumi interni tedeschi, invece, sono addirittura scesi (sia pure solo dello 0,2%). E questo è il dramma europeo: un mercato di 400 milioni di abitanti (in gran parte a alto reddito) che però non riesce a fornire alle proprie aziende un mercato in crescita. Il fatto, insomma, che il più grande mercato di consumo europeo (la Germania) vada indietro denuncia più di molte parole quale sia il cuore della crisi dell'area euro. Tutto dipende da come vanno l'America e il dollaro: sono loro a dettare i tempi e il ritmo della nostra crescita (o della non-crescita europea).
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